La Squadra Mobile di Palermo ha eseguito cinque arresti nell’ambito di un’operazione antidroga nel quartiere San Filippo Neri – Zen 2. Il GIP ha disposto la custodia cautelare a carico di tre uomini e due donne, accusati di reato di spaccio di sostanze stupefacenti. Già in carcere per altri reati, un pluripregiudicato di 53 anni (M. G.). Le manette sono scattate oggi invece per un uomo di 38 anni (C.G.), anche lui con condanne penali sul suo curriculum.
Le tre donne coinvolte nell’operazione allo Zen 2 (A.R., classe 1986, pregiudicata, A.C., classe 1985 pregiudicata e L.I K., classe 2003), sono state messe agli arresti domiciliari con applicazione del braccialetto elettronico. Secondo quanto dichiarato dalla Questura di Palermo, Il 53enne avrebbe creato una fiorente organizzazione dedita allo spaccio di droga e a conduzione familiare, alle cui dipendenze ci sarebbero stati gli altri quattro arrestati, sempre pronti a garantire la vendita di stupefacenti a qualsiasi ora del giorno e della notte, avvalendosi della collaborazione delle donne di casa, tra le quali anche una ragazza minorenne, i cui compiti sarebbero stati quelli di custodire la droga, di avere rapporti con i clienti, di tenere la contabilità.
Come affermato dagli inquirenti, il business della droga avrebbe portato ingenti guadagni nelle tasche degli indagati. In soli dieci giorni gli investigatori avrebbero registrato ben trentadue episodi di cessione di eroina. Il 53enne è accusato di aver ricoperto il ruolo di capo del bazar della droga, di aver diretto l’attività delle persone coinvolte nel reato e di avere indotto i clienti all’uso di sostanze stupefacenti. A quattro degli arrestati è stata riconosciuta l’aggravante di “essersi avvalsi di persona minorenne per commettere il delitto o per averlo commesso in concorso con costei, ancora minorenne all’epoca de fatti”.
Durante l’indagine sono stati effettuati diversi sequestri di eroina e contestate segnalazioni per uso personale ai soggetti considerati di volta in volta acquirenti. Dalle intercettazioni e dalle visioni delle immagini delle telecamere, gli investigatori della Squadra Mobile hanno scoperto che l’attività di spaccio con i clienti sarebbe avvenuta in luoghi già conosciuti dello Zen 2, come “I muntaruozzi”, “Nu miezzu”, “il camion verde”, “a casa”.
L’operazione condotta dalla Polizia di Stato ha evidenziato un numero ancora alto di consumatori di eroina a Palermo e un mercato sempre aperto e disponibile a rifornire l’acquirente provvisto di denaro contante. La Questura di Palermo ha spiegato che lo spaccio di droga a Palermo è sviluppato sia in modo organizzato, sistemico e capace di soddisfare grandi territori, sia su base familiare per garantire, diciamo, una clientela “a km zero”, anche con piccole dosi, vendute tra i padiglioni dello Zen 2, per tentare di eludere eventuali interventi della Polizia o di altre forze dell’ordine.
Per “venire incontro” agli acquirenti tossicodipendenti, l’uomo di 53 anni avrebbe concesso forme dilazionate di pagamento, un sistema di cessione di droga che avrebbe fatto accumulare enormi debiti da parte dei clienti, ovviamente pronti a tutto pur di avere le dosi di eroina.
Di Redazione – EmmeReports