Un nuovo inquilino abita a Palazzo Orleans, sede della Presidenza della Regione Siciliana. Dopo la proclamazione in Corte d’Appello, presso il Tribunale di Palermo, venerdì pomeriggio, il neo eletto Presidente Renato Schifani si è ufficialmente insediato come governatore della Sicilia, dopo aver ricoperto la carica di presidente del Senato nella XVI legislatura della Repubblica Italiana.
A Palazzo d’Orleans si è svolto il tradizionale passaggio di consegne tra Nello Musumeci, da poco eletto Senatore per Fratelli d’Italia e Renato Schifani senatore di Forza Italia.
“Siamo al commiato, con la gioia di passare le consegne al presidente Renato Schifani, la cui candidatura ha subito ricevuto la condivisione dei leader di tutte le forze politiche della maggioranza”, ha esordito il governatore uscente. “Un momento anche di ringraziamento, prima di tutto alle forze politiche che in questi cinque anni hanno sostenuto la mia attività con un governo che non ha mai subito un giorno di crisi, abbiamo governato per cinque anni con quasi tutti gli stessi assessori della prima ora e lascio una regione con le carte in regola, con tante cose ancora da fare, tante cose avviate e tante cose che non abbiamo avuto neppure il tempo di avviare”.
L’ultima volta che Musumeci aveva incontrato la stampa in Sala Alessi, aveva concluso affermando che qualcuno diceva di lui che non faceva toccare palla, che non parlava con i partiti. “Ci sono palle e palle. Ci sono palle di diverso colore, di cuoio, di plastica, di gomma. Ci sarà un momento per parlare delle palle, di quelle che si possono toccare e di quelle che è pericoloso toccare”, aveva dichiarato l’ex presidente della Regione Siciliana. “Siamo in Sicilia eh. Io ho detto tutto quello che dovevo dire. Spero che mi si dica presto, se non dovessi essere io il candidato del centrodestra alla Presidenza della Regione, la verità. Ma forse se qualcuno dicesse la verità, il centrodestra pregiudicherebbe la prossima vittoria”.
Il senatore Musumeci si congedato affermando “Abbiamo tenuto fuori dai palazzi lobbisti, affaristi e mafiosi”. Peccato, però, che non sono venute fuori le “palle”.
Palazzo Orleans ha voltato pagina, si spera anche la Sicilia. Come ha annunciato ieri, il primo impegno istituzionale del presidente Schifani, dovrebbe essere quello di visitare le zone alluvionate del Trapanese insieme al responsabile della Protezione Civile Regionale, incontrare gli amministratori locali e registrare le esigenze dei cittadini.
“Ho assunto questo incarico con la consapevolezza di dire sì per amore della mia terra, che ha bisogno di un governo unito e stabile e che avrà un governo di riferimento in quello nazionale”, ha dichiarato Schifani durante la cerimonia del suo insediamento a Palazzo d’Orleans. “Sento in me la responsabilità di diventarne portavoce. Per la seconda volta, nella storia della mia vita politica, sono chiamato a ricoprire un alto ruolo, come avvenne per la carica di presidente del Senato. Non avrei mai accettato di candidarmi a governatore se non avessi avuto la consapevolezza che potesse essere accolta benevolmente dal presidente Musumeci”.
“Non accetterò mai accordi al ribasso che possano costituire danno ai siciliani e alla trasparenza. Sarò aperto al dialogo con tutti, con la maggioranza e con l’opposizione”, ha continuato il presidente. “Obbedirò quotidianamente ai canoni dell’onestà, della trasparenza, del dialogo, del confronto ma anche della decisione. Questa terra ha bisogno di proseguire un percorso di crescita economica iniziato dal governo Musumeci. Mi impegnerò affinché la futura giunta sia frutto di concertazione tra tutte le forze di maggioranza”.
Il reciproco scambio di doni (dei libri) ha sancito il definitivo cambio al comando di Palazzo Orleans. Chiudiamo quest’articolo citando l’attore Pino Caruso “In Sicilia abbiamo tutto. Ci manca il resto”, speriamo che la nuova leadership della Regione, possa fare sue queste parole.
Di Francesco Militello Mirto & Victoria Herranz – EmmeReports