Che il Palermo non fosse quello visto in amichevole contro il Pisa – o contro il Marineo – lo si sapeva già. Ma i dubbi alla vigilia erano troppi, tanto che la società aveva messo le mani avanti, decidendo di non far parlare nessuno in conferenza stampa post partita, lasciando ai social una comunicazione a senso unico per tutelare in qualche modo mister Di Benedetto e tutto lo spogliatoio in questo avvio di stagione delicato.
La vittoria contro la Reggiana per 3-1 poteva avere un’accoglienza molto più calorosa, ma vuoi per il caldo, vuoi per l’inizio delle ferie, i palermitani allo stadio erano solo 13.297. Scuse ufficiali, si sa. La verità è che in molti sono rimasti scioccati dalle dimissioni del deus ex machina della promozione in serie B e di tutto il suo entourage. E, soprattutto, della troppa “tranquillità” con cui la nuova proprietà sta gestendo le trattative per rimpiazzarlo.
Il migliore di stasera, al netto delle reti di Brunori e della buona prestazione corale, è quella di Stefano Di Benedetto, buttato nella mischia, compito infausto, il suo. Compito onorato nel migliore dei modi, con il tecnico che non ha smesso di dare indicazioni ai suoi, anche nei momenti in cui il Palermo stava gestendo bene il risultato. Se alla vigilia si pensava che non avrebbe stravolto la squadra, qualche aggiustamento seppur sempre con il 4-2-3-1 caro a Baldini lo ha fatto, a cominciare da Pigliacelli in porta.
Al 3′ i padroni di casa sbloccano il risultato con Valente che trova un preciso Brunori a metterla dentro con un po’ di ingenuità da parte dell’estremo difensore della Reggiana. Il resto del primo tempo regala poche emozioni, solo a tinte rosanero, fino al raddoppio firmato dalla stessa coppia al 37′. Partita diversa quella della ripresa, con la Reggiana che, nulla da perdere, si fa più volte pericolosa. Gioco spezzettato, che permette alle due squadre di rifiatare in una serata dal caldo umido di fine luglio. Dopo 10′ rigore per gli emiliani, contestato sugli spalti, e distanze accorciate da Rosafio.
Al 65′ è il momento dell’ingresso dell’arma (non più tanto) segreta dei rosanero, Edoardo Soleri, che entra al posto di Fella. E in effetti, insieme a Silipo entrato per Floriano, un po’ di scompiglio lo crea, nel bene e nel male, con un Palermo che continua a crescere, fino al rigore ottenuto e trasformato da Brunori al 79′. Sul finale ci crede ancora la Reggiana, che con D’Angelo fissa il punteggio sul 3-2 all’87’.
Nel recupero Silipo fa infiammare il pubblico, ma la stanchezza si fa sentire per tutti e il numero 10 rosanero sbaglia due appoggi facili che avrebbero messo il risultato in cassaforte. Il fischio finale arriva su una palla-goal letteralmente divorata da un Damiani appena entrato al posto di Valente. Reggiana eliminata e turno preliminare di Coppa Italia superato. Buona la prima, ma la strada è ancora lunga.
Di Redazione – EmmeReports