Sono iniziate le celebrazioni per questa 398ª edizione del Festino di Santa Rosalia e, come ha spiegato il sindaco Roberto Lagalla, nelle prossime ore “la città prenderà corpo e vita, fino alla discesa del carro trionfale sul Cassaro per la serata del 14 e poi la processione solenne nella successiva giornata di venerdì 15”.
Questa mattina, presso Palazzo delle Aquile, è stata celebrata la Santa Messa presieduta dall’Arcivescovo di Palermo Monsignore Corrado Lorefice, alla presenza Istituzioni civili e militari. A seguire, il tradizionale omaggio floreale dei Vigili del Fuoco alla statua di Santa Rosalia, posta in cima alla sede del Comune.
Nell’omelia, Lorefice ha citato l’amore, quello tra Santa Rosalia e il suo Signore, ma anche tra Rosalia e tutti noi, tra la Santuzza e la sua città, invitando chi la governa ad amarla con passione, dedizione totale e fedeltà.
“Signor Sindaco, Lei e quanti, speriamo al più presto, la collaboreranno nella diaconia della città, siete stati deputati a questo, ad amarla, a prendervi cura di questa città” ha detto l’Arcivescovo di Palermo. “Palermo ha bisogno di essere amata. Con le parole e con i fatti. Palermo si può solo amare. Amare anche le sue ferite, assumerle, portarle nella propria carne. Per sanarle. Per guarirle. Per ritornare a cantare!”
“Palermo è una città che si deve rialzare, che ha bisogno di una nuova primavera, che si lasci alle spalle il rigido inverno che la travolge” ha continuato Lorefice. “Amare le sue case, i suoi quartieri, le sue periferie urbane ed esistenziali, le sue strade, le sue piazze, i suoi monumenti, le sue botteghe, i suoi cimiteri. Amare i suoi figli e le sue figlie perché abitino case dignitose, percorrano strade pulite, godano della bellezza dei suoi beni artistici, culturali e ambientali, si realizzino attraverso un lavoro certo, possano dare degna sepoltura ai loro morti, accolgano con fraterna amicizia quanti vi approdano”.
“Una città aperta e accogliente, degna della sua storia e della sua cultura, della sua collocazione geografica al cuore del Mediterraneo, che metta a frutto il sangue dei suoi martiri, una città dove la cultura della legalità, della giustizia, della non violenza e della solidarietà abbiano stabile dimora” ha aggiunto l’Arcivescovo di Palermo. “ Una città libera da ogni ingerenza e da ogni sopruso mafioso. Da ogni collusione ed esercizio di potere abusatore mortifero”.
“Signor Sindaco, il giorno in cui ho incontrato anche lei tra i candidati a sindaco della città le ho mostrato questo anello nuziale che mi è stato consegnato il giorno della mia consacrazione sponsale con la chiesa di Palermo, con questa città. Anche Lei e suoi collaboratori siete chiamati ad un atto di consacrazione d’amore. Falcone, Borsellino, Dalla Chiesa, Puglisi per questa città cercano soci d’amore” ha concluso Lorefice.
“La nuova amministrazione comunale deve essere guidata da una politica del fare, dell’incontro e della solidarietà” ha dichiarato il sindaco Roberto Lagalla, nel corso della Santa Messa a Palazzo delle Aquile. “Il Festino è l’occasione per affidare alla Santuzza e alla sua benevolenza le speranze della nostra città. L’Arcivescovo Lorefice ha consegnato alla nuova amministrazione comunale un incoraggiamento, ma anche un monito, affinché possa lavorare in maniera efficace e generosa, in modo da poter aiutare i cittadini, invece di pensare a se stessa e ai propri privilegi”.
Di Francesco Militello Mirto – Foto di Victoria Herranz – EmmeReports