Si è ufficialmente concluso con successo il 30 giugno 2022 il progetto #SportAnchio Tennis tavolo plus, volto alla promozione e all’avviamento di tale disciplina da parte dei giovani fruitori, il cui protocollo d’intesa è stato siglato fra l’Azienda sanitaria provinciale, la Federazione Italiana Sport Paralimpici degli Intellettivo Relazionali (Fisdir) Sicilia e l’Ente Nazionale Democratico di Azione Sociale (ENDAS Sicilia) e che si è svolto presso i locali del Centro Autismo dell’Asp di Catania di via Manzella.
Avviato per la prima volta nel 2018 dall’U.O. Centro Autismo di Catania, il progetto #SportAnchio# ha rappresentato e continua a rappresentare un modello efficace di avviamento allo sport, con valenza abilitativa e riabilitativa, rivolto a persone autistiche. Il protocollo è stato sottoscritto congiuntamente dal direttore amministrativo dell’ASP di Catania, Giuseppe Di Bella, dal presidente Fisdir Sicilia, Roberta Cascio, coadiuvata dal referente Fisdir Catania, Claudio Pellegrino e dal presidente regionale ENDAS, Germano Bondì.
Il progetto, così come formulato e condiviso, ha previsto l’avviamento alla pratica del tennistavolo di 12 ragazzi autistici, con età compresa tra i 13/14 anni (suddivisi in due gruppi da 6 tra mattina e pomeriggio) per la durata di circa di 8 mesi, che hanno svolto tutte le attività di base riguardanti il tennistavolo tra le quali: lezioni di postura, posizionamento sul tavolo da gioco, regole di gioco, scambi, battute, scambi di rovescio. Gli allievi, durante gli ultimi dieci minuti di ogni lezione, hanno avuto la possibilità di stare in gruppo per confrontarsi ed esprimere le proprie opinioni e vissuti in merito alla giornata appena trascorsa coordinati dalle dottoresse Maria Letizia Di Stefano, neuropsichiatra infantile, e Mirella Costa, coordinatrice terapista del Centro diurno.
Un progetto che si è rivelato, ancora una volta, un’iniziativa ben riuscita dalla quale i ragazzi hanno tratto nuove esperienze, vissuti ed ineressanti abilità nella disciplina sportiva del tennistavolo, ma attraverso la quale hanno potuto anche divertirsi con la soddisfazione dei propri genitori.
di Redazione – EmmeReports