Domenica scorsa il Palermo di Dario Mirri è entrato nella storia del calcio rosanero, battendo 1-0 il Padova nella finalissima dei Play Off e ottenendo la tanta agognata promozione in Serie B. Giocare la partita in concomitanza con le elezioni amministrative, non è stata una decisone alquanto felice, anzi irresponsabile da parte della Prefettura di Palermo, che ha messo a rischio l’ordine pubblico dentro e fuori lo Stadio Renzo Barbera. Una scelta che avrebbe anche compromesso il voto dei palermitani, lasciando vacanti e chiusi molti seggi elettorali, a causa della defezione di alcuni presidenti.
Come ha riportato la Questura di Palermo, la Digos ha sequestrato numerosi fumogeni di grosse dimensioni, occultati all’interno della struttura sportiva, nonché segnalati all’Autorità Giudiziaria due soggetti, un pregiudicato, per aver dichiarato false generalità e un tifoso del Padova, per avere introdotto all’interno dello stadio un fumogeno.
Più di 34000 i tifosi sugli spalti, senza contare quelli entrati “magicamente”, senza biglietto, ma, probabilmente con la compiacenza di Stewart amici o, semplicemente, per avere scavalcato senza nessun controllo. Quindici le persone rintracciate e prive di tagliando d’ingresso che, oltre alla prevista sanzione amministrativa, saranno sottoposti a Daspo.
Gli animi accesi per la finale dei Play Off di Serie C, hanno provocato l’aggressione da parte di due tifosi, padre e figlio, rispettivamente di 41 e 22 anni, verso gli addetti ai controlli del Barbera, violenza che ha fatto scattare le manette e, anche per loro, il Daspo da parte della Questura di Palermo.
Padre e figlio si sono presentati alle soglie del varco d’ingresso della tribuna autorità, esibendo due tagliandi di curva nord. Il rifiuto opposto dagli steward incaricati, avrebbe generato offese e violenza che, a strettissimo giro, avrebbe riguardato anche il responsabile degli steward, che avrebbe preso calci ed un pugno al viso. Sono dovuti intervenire i poliziotti per socoorrere il malcapitato e fermare i due aggressori, condotti poi presso l’ufficio di polizia all’interno dell’impianto sportivo, dove sono stati tratti in arresto.
Il Questore di Palermo ha emesso nei loro confronti, un provvedimento di divieto di accesso, su scala nazionale ed europea, agli impianti dove si disputeranno competizioni calcistiche, anche di natura amichevole. Tale divieto avrà la durata di due anni per il padre e di un anno per il figlio, pena motivata dalla condotta violenta condotta dei due, che ha rischiato di innescare un clima di forte tensione alla presenza di migliaia tifosi.
Di Francesco Militello Mirto – EmmeReports