Illeciti contro il Reddito di Cittadinanza sono stati scoperti, nei giorni scorsi, dalla Guardia di Finanza di Palermo in seguito alle indagini economico-finanziaria e in stretta sinergia e collaborazione info-operativa con l’I.N.P.S. Sono così stati individuati, a Palermo, soggetti di nazionalità straniera presunti percettori di Reddito di Cittadinanza per aver inserito nella relativa domanda dati presumibilmente falsi per ottenere il beneficio.
Le Fiamme Gialle, durante i controlli, hanno acquisito i certificati storici di residenza dai vari Comuni ove i predetti soggetti risultavano iscritti e hanno provveduto ad approfondire ulteriormente le loro posizioni, tramite le banche dati in uso al Corpo, al fine di rilevare informazioni di interesse come ad esempio, il giorno di ingresso dei soggetti sul territorio italiano indicato dall’Ufficio Immigrazione P.S., oppure la sussistenza di eventuali negozi giuridici.
Dagli accertamenti è emerso che i soggetti controllati avrebbero omesso di comunicare dati e informazioni risultanti ostative per la concessione del beneficio. Nella fattispecie, i soggetti di nazionalità straniera avrebbero falsamente attestato di essere residenti in Italia da almeno dieci anni, di cui gli ultimi due anni in modo continuativo.
Tenuto conto che tale circostanza costituisce causa ostativa alla concessione del beneficio, i finanzieri hanno proceduto a segnalare i 46 soggetti alla Procura della Repubblica di Palermo e, contestualmente, hanno proveduto a comunicare i presunti indebiti percettori agli uffici I.N.P.S. competenti territorialmente per l’irrogazione delle sanzioni amministrative di revoca/decadenza del beneficio e per il recupero coattivo delle somme già indebitamente percepite pari, complessivamente, a 201.384,21 euro.
Di Redazione – EmmeReports