Ieri pomeriggio, un equipaggio dell’82° Centro Combat Search and Rescue (C.S.A.R.) dell’Aeronautica Militare è decollato dall’Aeroporto Militare di Trapani, per soccorrere un uomo di 63 anni rimasto ferito durante un’escursione nella riserva naturale dello Zingaro.
L’ HH-139B dei “Jedi” di Trapani, in servizio di prontezza S.A.R. nazionale, ricevuto l’ordine di decollo immediato dalla sala operativa del Rescue Coordination Center (RCC) del Comando Operazioni Aerospaziali di Poggio Renatico, si è dapprima diretto a Castellammare del Golfo, per imbarcare un team del Corpo Nazionale del Soccorso Alpino e Speleologico (C.N.S.A.S.), per poi dirigersi verso l’area d’operazione.
Come ci hanno spiegato in un’intervista di qualche tempo fa, il Task (ordine) arriva in sala operativa, ovvero, una chiamata dalla RCC (Rescue Coordination Center di Poggio Renatico) e dalla Prefettura. Da quel momento parte l’attivazione dell’equipaggio che sarà pronto in 120 primi per quanto riguarda il SAR, anche se gli equipaggi dell’Aeronautica Militare hanno sviluppato una capacità tale che gli permette di essere pronti in 30′.
Infatti, nell’intervento di ieri pomeriggio, dopo trenta minuti dallo Scramble, l’elicottero è arrivato sulla riserva naturale dello Zingaro e, dopo aver calato con il verricello, l’aerosoccorritore e i due operatori del C.N.S.A.S., ha recuperato l’uomo, per poi trasportarlo a Castellammare del Golfo, per essere trasferito, in ambulanza, all’ospedale più vicino. Concluso il soccorso, l’equipaggio del 15° Stormo è rientrato alla base militare di Trapani, riprendendo il servizio di prontezza di ricerca e soccorso.
L’82° Centro Combat Search and Rescue è uno dei Reparti del 15° Stormo dell’Aeronautica Militare, che garantisce, 24 ore su 24, 365 giorni l’anno, senza soluzione di continuità, la ricerca ed il soccorso degli equipaggi di volo in difficoltà, concorrendo, inoltre, ad attività di pubblica utilità quali la ricerca di dispersi in mare o in montagna, il trasporto sanitario d’urgenza di pazienti in imminente pericolo di vita ed il soccorso di traumatizzati gravi, operando anche in condizioni meteorologiche marginali.
“E’ un compito che nasce per gli equipaggi delle Forze Armate, ma l’alta valenza di questo tipo di attività, come l’addestramento che noi facciamo di giorno e di notte è messo a disposizione dalla Forza Armata anche per la popolazione civile, in caso di calamità naturali e in caso di bisogno di soccorso sia su terra che su mare, sia di giorno che di notte, con l’ausilio dei visori notturni NVG (Night Vision Goggles)” ci aveva spiegato il Maggiore Angelo Mosca, Comandante 82° Centro C.S.A.R., durante il nostro ultimo reportage.
Di Francesco Militello Mirto – EmmeReports