Ieri, presso il Tennis Club Kalaja a Palermo, Rita Barbera, candidata Sindaca alle prossime elezioni amministrative, e i consiglieri delle liste civiche che sostengono la sua candidatura hanno incontrato le cittadine e i cittadini palermitani. Alla presenza dei suoi sostenitori, i cui applausi hanno fatto da contrappunto agli interventi, Rita Barbera ha spiegato la sua visione della città e le possibili soluzioni per tutti i problemi che l’attuale amministrazione ha trasformato in emergenze a causa della sua incapacità, a partire dalla gestione dei rifiuti, della sostenibilità e vivibilità della città e della drammatica situazione cimiteriale.
«C’è bisogno di una città a misura di cittadine e cittadini, in cui sia possibile vivere senza subire disservizi e in cui le decisioni siano destinate alle palermitane e ai palermitani che solo così si possono sentire rappresentati» ha dichiarato Rita Barbera.
«Dobbiamo trasformare la nostra città – ha continuato Rita Barbera – in un luogo in cui le nuove generazioni trovino opportunità concrete e reali e dalla quale non siano costretti a fuggire. Non sono da inventare perché esistono ma non sono mai state valorizzate e penso ai beni culturali, al sistema dell’economia circolare, alla necessaria digitalizzazione, al circuito virtuoso delle energie rinnovabili. C’è troppa sciatteria nell’attuale amministrazione che, spesso, supera la malafede».
«Noi e la squadra di “Potere al Popolo”, che si è unito in questa competizione elettorale, siamo animati da una grande passione, ma abbiamo un grande nemico da combattere con molta determinazione, il voto utile. Voglio ricordare che si tratta di un’espressione coniata da Silvio Berlusconi al fine di catalizzare su di sé il voto e convincere l’elettorato a non votare per gli schieramenti minori e permettere, quindi, solo ai partiti maggiori di avere il diritto di continuare a stare sempre seduti sulle stesse poltrone, impedendo così l’avvicendamento. È un’espressione antidemocratica e solo chi non vuole il reale cambiamento della città lo invoca. Chi crede alla teoria del voto utile, inevitabilmente, non crede nel valore del proprio voto che diventa così solo una perdita di tempo e di energie. Il voto libero è l’unico strumento democratico a disposizione dei cittadini per cambiare le cose, che hanno diritto di scegliere il candidato che meglio li rappresenta. Abbiamo il diritto di esercitarlo nel migliore dei modi per la nostra città anche per superare e sconfiggere, finalmente, il retaggio del “cambiare tutto per non cambiare nulla” di gattopardiana memoria che oramai rappresenta solo la rassegnazione da cui è più che mai necessario rifuggire» ha concluso Rita Barbera.
di Redazione – EmmeReports