La Polizia di Stato ha sequestrato ad un palermitano, beni per un valore stimato di circa 200.000 euro, consistenti in un appartamento ubicato a Palermo, nonché di una autovettura.
L’uomo, già sottoposto dal 2012 alla misura di prevenzione della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno nel comune di residenza, avrebbe commesso diverse truffe aggravate, ai danni di anziani o in condizioni di minorata difesa, a partire dal 2004, a Palermo, Gela, Mazara del Vallo, Marsala, Salerno e Canicattì, sempre con le medesime modalità, consistenti nella prospettazione alle vittime di un affare particolarmente lucroso, come l’acquisto a prezzi estremamente convenienti di pietre preziose, poi rivelatesi false.
Nel 2014 avrebbe provato a truffare, in via Maqueda, un poliziotto in borghese. Un complice dell’uomo, fingendosi un marinaio inglese ed esperto gemmologo di passaggio a Palermo, avrebbe offerto alla vittima una partita di diamanti del valore di 15.000 euro, ad una cifra molto più bassa, cercando di convincerla della purezza delle pietre preziose.
La vittima, il poliziotto in borghese, resosi conto del tentativo di truffa, fingendo di essere interessato alla proposta, avrebbe avvisato la Sala Operativa della Polizia per denunciare i due truffatori. Nel 2018, l’uomo avrebbe truffato alcuni anziani di Gela, Palermo e Marsala, sottraendo loro un bottino di oltre 10.000 euro.
Dalle indagini patrimoniali nei suoi confronti e del suo nucleo familiare, è emersa una notevole sperequazione tra l’impiego di risorse utilizzate per l’acquisto di beni mobili ed immobili ed i redditi dichiarati al fisco, ma anche una connessione temporale tra il periodo di illecito arricchimento da parte dell’uomo e quello relativo all’acquisto di degli stessi beni confiscati, dopo il decreto della Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Palermo.
Di Redazione – EmmeReports