“Ho voluto evitare di riferirmi a questa ricorrenza come ad una festa, per rispetto al drammatico momento che tutto il mondo sta vivendo, con una guerra in corso nel cuore dell’Europa ed una pandemia che non vede ancora definitivamente superati i suoi tragici esiti” ha esordito il Questore Leopoldo Laricchia durante il 170° Anniversario della fondazione della Polizia di Stato, ricorrenza che, quest’anno si è svolta presso la Caserma Pietro Lungaro, dove il 19 luglio dello scorso anno, il Sindaco di Palermo ha conferito la cittadinanza onoraria della città al Corpo, per il tributo di sangue che l’Istituzione ha dato nella lotta alla criminalità mafiosa.
“Dopo due anni, oggi possiamo ritrovarci nella nostra casa di Palermo per rinvigorire quel legame di immedesimazione tra la città e la Polizia di Stato, che ha caratterizzato gli anni tragici delle stragi e degli omicidi mafiosi, ma anche gli anni degli arresti, a centinaia, degli uomini del disonore, per questa terra” ha continuato il Questore, aggiungendo che la “criminalità organizzata e diffusa, è tuttora importante e pervasiva, spesso complementari e si alimentano del degrado e della marginalità sociale di alcuni quartieri, terreno di coltura e teatro dei fenomeni criminali o dell’illegalità, che troppo frequentemente e in modo quasi sistematico, coinvolge i minori, spesso bambini, che vivono in branco per le strade dei quartieri, immersi in un clima che fa loro ritenere normali azioni e comportamenti criminali”.
Laricchia ha evidenziato quanto l’importante lavoro e dedizione di molti insegnanti, rappresenti, nei quartieri a rischio, l’unico barlume di speranza e prezioso appiglio di solidarietà e legalità.
“Le operazioni antimafia degli ultimi anni, ci restituiscono un quadro dell’organizzazione criminale mafiosa dedita, soprattutto, al traffico ed allo spaccio di sostanze stupefacenti e al racket sulle attività economiche, con frequenti e continui tentativi di riorganizzare gli organi di vertice e coordinamento, puntualmente individuati e contrastati dalla magistratura e dagli uffici investigativi delle forze di polizia attraverso centinaia di arresti e sequestri di patrimoni” ha dichiarato il Questore. “Ritengo che sia necessario affinare le tecniche di aggressione dei patrimoni mafiosi, impedendone il riciclaggio e monitorare con rinnovata ed efficace attenzione i tentativi dei clan di infiltrarsi ed impossessarsi della macchina amministrativa dei comuni approfittando delle imminenti elezioni amministrative”.
Laricchia ha poi parlato dell’Operazione Alto Impatto, partita il 13 gennaio 2021, con dei servizi straordinari di controllo del territorio palermitano.
“L’iniziativa cerca di dare risposta ad un’istanza comune a tutto il Paese da ormai diversi anni: la percezione di sicurezza. Ed una città si percepisce insicura, quando i quartieri sembrano abbandonati, degradati, non vigilati, alla mercé dell’atto di qualunque balordo” ha spiegato il Questore. “A noi compete monitorare la vita dei quartieri e concentrare o incrementare la presenza di pattuglie e servizi di polizia in quelli che in un dato momento vengono percepiti come maggiormente insicuri”.
Laricchia ha concluso il suo intervento, dedicando un “pensiero carico di commozione, rispetto e gratitudine per tutti i nostri caduti per mano mafiosa e in operazioni di servizio e per coloro che la sorte ha risparmiato dal sacrificio caricandoli per tutta la vita del fardello di essere sopravvissuti, senza tuttavia risparmiarli dal ricordo tremendo della tragedia vissuta a fianco dei colleghi che non ci sono più”.
Di Francesco Militello Mirto & Victoria Herranz – EmmeReports