Nella notte di qualche giorno fa Nave Luigi Rizzo, fregata della Marina Militare impegnata nelle acque del Golfo di Guinea nell’operazione antipirateria denominata Gabinia, ha ricevuto comunicazione di un attacco di pirati ai danni del mercantile Arch Gabriel, battente bandiera delle Isole Marshall, mettendo in atto una serie di azioni che hanno dissuaso i pirati dal persistere nell’attività illecita. La nave della Marina, appresa della situazione in atto e trovandosi a circa 280 miglia dal mercantile, ha immediatamente fatto rotta verso l’area dell’evento e, una volta a distanza utile, alle prime luci dell’alba di oggi ha mandato in volo uno dei suoi elicotteri con a bordo gli operatori della Brigata Marina San Marco, specializzati in attività di sicurezza e abbordaggio. Giunto in zona, il velivolo ha acquisito contatto radio con l’equipaggio che ha riportato di essersi rifugiato, subito dopo aver lanciato l’allarme, all’interno della cosiddetta cittadella, onde sfuggire alla minaccia dei pirati saliti a bordo.
Nel frattempo Nave Luigi Rizzo ha serrato la distanza con il mercantile, verificando l’assenza di personale armato sui ponti scoperti oltre che di imbarcazioni sospette nell’area circostante. Intorno alle 14 della giornata odierna è stata quindi avviata un’operazione che ha visto l’inserimento sul mercantile a mezzo elicottero di un team di abbordaggio mentre la stessa fregata Rizzo ha garantito il necessario supporto di sicurezza della cornice esterna.
Dopo circa un’ora, il team di abbordaggio della Marina Militare ha completato la messa in sicurezza del mercantile, ne ha assunto il controllo e, verificata l’assenza a bordo di pirati o altro personale ostile, ha liberato l’equipaggio rimasto fino a quel momento chiuso nella cittadella. L’equipaggio ha quindi iniziato il ripristino dei danni causati dai pirati onde poter proseguire la navigazione verso Lagos mantenendo comunque a bordo un’aliquota di personale della Brigata Marina San Marco e potendosi avvalere anche della scorta di Nave Rizzo.
Le acque del Golfo di Guinea continuano a registrare eventi di pirateria marittima e la Marina Militare prosegue quindi la propria attività di presenza e sorveglianza, a supporto dei traffici marittimi nazionali e a salvaguardia della sicurezza e della libertà di navigazione nell’alto mare. La fregata Luigi Rizzo, comandata dal Capitano di Fregata Andrea Cecchini è partita dal porto di Civitavecchia lo scorso 24 febbraio e dopo uno scalo nel porto di Dakar (Senegal), sarà impegnata in uno dei tratti di mare del mondo più a rischio per gli attacchi di pirateria, ma allo stesso tempo di estrema rilevanza per il nostro Paese, ed avrà come obiettivo la vigilanza marittima a tutela degli interessi nazionali e della sicurezza delle vie marittime, ma anche la cooperazione con le marine dei paesi rivieraschi per aumentare la reciproca conoscenza e fiducia e per contribuire al miglioramento delle condizioni di sicurezza nella regione.
Alla cerimonia di saluto a Civitavecchia, presenti il Capo di Stato Maggiore della Marina Militare, Ammiraglio di Squadra Enrico Credendino, e il Comandante in Capo della Squadra Navale, Ammiraglio di Squadra Aurelio De Carolis.
“Su Nave Rizzo, in partenza per una lunga missione, ci sono idealmente tre Ministeri: quello della Difesa, quello degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e quello dello Sviluppo Economico” ha dichiarato l’Ammiraglio Credendino prima della partenza dell’equipaggio dell’unità navale per il Golfo di Guinea. “Questo è un segnale di coesione del Sistema Paese verso la marittimità. Idealmente il cluster marittimo nazionale oggi è qui insieme e la Difesa, che del cluster marittimo nazionale è una costola fondamentale, è quella che consente a tutti gli attori di operare in piena sicurezza sul mare e dal mare. La Marina Militare è al servizio della comunità: quello che succede nel Golfo di Guinea ha un diretto impatto sul nostro Paese, sulla nostra industria e sul nostro commercio marittimo”.
Il Comandante in Capo della Squadra Navale nel corso del suo intervento ha dichiarato “Nave Rizzo parte per la terza volta verso il Golfo di Guinea, dove assolverà una complessa e articolata missione di sicurezza marittima, a garanzia dei ruoli di polizia dell’alto mare, di diplomazia navale e di cooperazione securitaria. Il 2022 segna anche il consolidamento di un livello maggiore di presenza e regolarità nell’azione della Marina nel Golfo di Guinea, raggiungendo gli 8 mesi all’anno. La presenza di navi della Marina nel Golfo di Guinea e in tutte le aree del Mediterraneo allargato da dimostrazione di un approccio sempre più inter-istituzionale, multidimensionale e multidisciplinare alla sicurezza marittima e alle attività della Forza Armata fuori dai confini nazionali”.
L’attività dell’unità navale italiana è, inoltre, anche l’occasione per portare avanti i progetti di collaborazione tra la Marina Militare e la Fondazione Francesca Rava NPH Italia Onlus, attraverso l’imbarco a bordo di apparecchiature sanitarie destinate agli ospedali africani identificati in collaborazione con le autorità diplomatiche italiane sul posto: una “missione nella missione”, dal significativo valore sociale e umanitario.
Nave Rizzo pattuglierà le acque del Golfo di Guinea fino al prossimo mese di giugno. L’apertura del teatro operativo del Golfo di Guinea è stata decisa dall’autorità politica in base a comprovate esigenze di prevenzione e contrasto della pirateria marittima. Il Golfo di Guinea è infatti internazionalmente considerato molto pericoloso per numero di attacchi e incidenti di pirateria ai danni delle imbarcazioni e degli equipaggi in transito.
Il Consiglio di Sicurezza dell’ONU, con risoluzione n. 2039 del 2012, ha espresso profonda preoccupazione per la minaccia che la pirateria nel Golfo di Guinea rappresenta per la navigazione internazionale ed ha sollecitato gli stati ad adottare efficaci misure per contrastarle. Il fenomeno ha seriamente compromesso l’attività mercantile nazionale nell’area, dove si concentrano importanti interessi commerciali ed energetici italiani (si consideri che la Nigeria è, dopo il Sudafrica, il secondo mercato di destinazione delle merci italiane in questa macroregione).
È emersa quindi la necessità dell’intervento della Marina Militare nel Golfo di Guinea. A mente dell’art. 111 del Dlgs n 60/2010, Codice dell’Ordinamento Militare, rientra infatti nell’alveo delle competenze istituzionali della Marina Militare la ‘Maritime Security’, in particolare la vigilanza a tutela degli interessi nazionali e delle vie di comunicazione marittime al di là del limite esterno del mare territoriale, ivi compreso il contrasto alla pirateria e la protezione degli equipaggi italiani da atti ostili e minacce terroristiche. La sicurezza marittima, in un contesto geopolitico globalizzato, ha assunto un valore strategico, in quanto elemento imprescindibile per la pace ed il benessere economico e sociale della comunità internazionale, basti pensare che circa il 90% del trasporto mondiale delle merci avviene via mare.
Nave Luigi Rizzo (F595) è la sesta Unità FREMM italiana e la seconda in configurazione GP, “General Purpose”. L’unità, costruita nello stabilimento Fincantieri di Riva Trigoso, è stata varata il 19 dicembre 2015 e successivamente trasportata allo stabilimento del Muggiano (La Spezia) per il completamento dell’allestimento e le prove di collaudo. Le peculiarità che distinguono le FREMM GP dalle ASW (Anti Submarine Warfare) consistono nella presenza di una slitta a poppa per il rilascio rapido dei mezzi veloci per operazioni speciali e per il diverso armamento d’artiglieria, infatti nave Rizzo monta a prora un cannone Oto Melara 127/64 LW con capacità di utilizzo del munizionamento guidato ad alta precisione “Vulcano”, rifornito da un deposito completamente automatizzato. L’unità navale è stata progettata all’insegna dell’innovazione e della flessibilità, e può essere impiegata per missioni di assistenza umanitaria e soccorso in caso di calamità naturali. Nave Luigi Rizzo è stata consegnata alla Marina Militare il 20 aprile 2017.
Di Redazione – EmmeReports