Riportiamo integralmente il comunicato diffuso dai militanti di Trinacria che questa notte, per l’anniversario dell’Unità d’Italia, hanno preso di mira la statua di Francesco Crispi, situata a piazza Croci, a Palermo.
«Francesco Crispi è per noi l’uomo delle stragi di contadini e popolani che tra il 1893 e il 1894 insanguinarono la nostra terra. Il 20 gennaio del 1893 a Caltavuturo, 13 morti. Poi, il 6 marzo, a Serradifalco, 2 morti; il 6 agosto, ad Alcamo 1 morto; il 10 dicembre, a Giardinello, 11 morti; il 25 dicembre, a Lercara, 11 morti; e poi ancora: l’1 gennaio del 1894, a Pietraperzia, 8 morti; il 2 gennaio, a Belmonte Mezzagno, 2 morti; il 3 gennaio, a Marineo, 18 morti; e il 5 gennaio, a Santa Caterina Villermosa, 14 morti, tra cui un bambino, ucciso a baionettate.
Francesco Crispi è per noi l’uomo che fece arrestare e condannare a secoli di galera i dirigenti dei Fasci siciliani, un movimento sociale enorme di uomini e donne che chiedevano la terra, si organizzavano in circoli, manifestavano pacificamente in paesi e città. Il primo grande movimento organizzato del lavoro che chiede diritti e dignità.
A quest’uomo, un siciliano che ordinò all’esercito di sparare sui siciliani, la retorica nazionalista ha dedicato strade, piazze e monumenti – macchiandosi del sangue stesso di quelle stragi. A quest’uomo va il nostro storico disprezzo. Quelle strade e quelle piazze prenderanno un giorno il nome giusto e sacro: quello degli uomini e delle donne che si organizzarono nei Fasci siciliani e lottarono per la terra e per la dignità del lavoro. Viva la Sicilia libera e indipendente».
Gli indipendentisti ricordano l’appuntamento in piazza, il 3 aprile, in occasione della celebrazione della rivoluzione del Vespro.
Alle ore 15 partirà una marcia da piazza Croce dei Vespri, a Palermo.
di Redazione – EmmeReports