Continuano a cadere le bombe sull’Ucraina e i missili colpiscono senza tregua anche i palazzi, sventrandoli e distruggendoli. La guerra voluta da Putin continua ad accanirsi sul martoriato popolo ucraino che, terrorizzato, cerca riparo nelle metropolitane o nei garage delle abitazioni. Nelle principali città italiane donne, uomini e bambini ucraini, ma anche russi e bielorussi, scendono in strada per chiedere alla comunità internazionale di fermare l’invasione di Putin.
“I nostri figli, i nostri nipoti, i nostri genitori si trovano sotto i bombardamenti di una guerra vera e non virtuale” ha detto a EmmeReports, Vittoria, portavoce della comunità ucraina a Palermo. “Fino a ieri i russi hanno bombardato le periferie delle città, oggi hanno iniziato a colpire i palazzi civili. I nostri parenti si nascondono sotto terra, sotto i palazzi, nelle macchine, nei parcheggi, perché i palazzi crollano. Io vorrei dire una parola, siamo tutti umani, le guerre sono cominciate dai figli di Satana, noi non possiamo stare in pace, chiediamo aiuto a tutto il mondo, non solo all’Europa, perché siamo tutti figli di Dio. Aiutateci per favore!”
“Noi non siamo contro il popolo russo” ha spiegato Vittoria. “La politica del Cremlino è aggressiva, non è la prima esperienza sul territorio ucraino, ricordiamo gli atti terribili che hanno compiuto negli anni passati, nelle repubbliche ex sovietiche o in Siria. Buttavano dagli aerei non solo bombe per distruggere i palazzi, ma anche bombe chimiche. Noi non auguriamo a nessuna mamma nel mondo di sopportare questo dolore, noi cerchiamo aiuto. Dobbiamo unirci, perché unti siamo più forti. Viva l’Ucraina”.
Presente questo pomeriggio alla manifestazione davanti il Teatro Politeama Garibaldi, anche il Monsignor Lorenzo Casati Vescovo Ortodosso di Palermo e della Chiesa Ortodossa d’Ucraina Apostolica. “Noi cristiani ortodossi siamo per la Pace, questa guerra in Ucraina è assurda, è solamente una guerra di aggressione, molti russi sono dalla nostra parte, protestano anche loro contro questa guerra, con la quale non si risolve niente” ha dichiarato il monsignore. “I presidenti deli Stati Uniti, della Russia, dell’Ucraina e degli altri Paesi coinvolti, potevano fare una conferenza per discutere su tutto, ma non hanno fatto nemmeno il tentativo. Subito la guerra di aggressione del presidente Putin. Speriamo e preghiamo che la Pace regni in questa parte del mondo al più presto possibile, perché le persone muoiono e le città vengono distrutte. Chiediamo al popolo italiano di unirsi con noi nella preghiera”.
“La Russia ha invaso l’Ucraina, uno Stato democratico e libero e lo ha fatto come uno Stato nazista, come ha fatto Hitler durante la Seconda Guerra Mondiale, quando ha invaso la Polonia” ha affermato Anna, che ci ha raccontato che la sua famiglia, in questo momento, sta vivendo dentro un rifugio per timore dei missili che stanno colpendo le città. “Ci sentiamo abbandonati dalla comunità internazionale che potrebbe darci più aiuto, facendo pressione sulla Russia e difenderci dal cielo per non fare arrivare i missili” ha aggiunto Anna.
Non possono manifestare liberamente nei loro paesi per timore di essere arrestati, i cittadini russi e bielorussi contrari alla guerra, ma lo hanno fatto a Palermo, alcune donne che vivono nella nostra città.
“Sono russa e sono qua per dare un supporto all’Ucraina ed esprimere la mia posizione” ha dichiarato Ana. “Io e la mia famiglia siamo inorriditi dalla situazione e vogliamo far vedere che ci sono russi che stanno male perché non sono d’accordo con quello che sta succedendo”.
Gli attacchi delle forze armate russe sono partiti anche dalla Bielorussia, paese satellite della Russia, dove Putin può contare dell’appoggio del presidente Aljaksandr Lukašėnka, da molti oppositori, considerato illegittimo.
“Sono qua per solidarizzare con il popolo ucraino e perché sono contro la guerra, che dobbiamo fermare, prima possibile e prima che diventi troppo tardi” ha dichiarato Olga, cittadina bielorussa. “Il mio Paese, la Bielorussia, lo considero occupato dalle armate russe. Parecchie forze russe partono dal mio Paese per bombardare l’Ucraina. Il popolo della Bielorussia non è mai stato consultato su questa cosa, la decisione è stata presa solamente dal presidente illegittimo Lukašėnka, mettendo a rischio il destino del mio Paese. Noi stiamo protestando e resistendo dal 2020, dopo le falsificazioni delle elezioni del presidente che ha cominciato un’ondata di repressioni, mettendo in galera migliaia di persone. La situazione nel mio Paese è molto grave, la gente non è libera di esprimere le proprie opinioni, ci sono state manifestazioni in 44 città e tanti cittadini bielorussi sono stati arrestati”.
In Ucraina prosegue l’invasione russa. Le bombe e i missili continuano a distruggere e seminare il panico tra la gente che spera nell’aiuto della comunità internazionale. Un aiuto che, probabilmente, non arriverà mai, perché, come ha dichiarato oggi il presidente Biden, uno scontro sul terreno con i russi, scatenerebbe la terza guerra mondiale.
Intanto sui social è nata la leggenda (o forse no) del “Fantasma di Kiev”, “The Ghost of Kyiv”, un pilota dell’Aviazione Ucraina che con il suo MIG-29, starebbe difendendo da solo lo spazio aereo del suo Paese, abbattendo numerosi velivoli nemici e diventando un asso del cielo. Si racconta che il “Fantasma” abbia abbattuto da solo sei aerei russi, due Sukhoi Su-35, un Su-27 Flanker, un MiG-29 e due Su-25. La storia di questo leggendario aviatore forse è solo propaganda, ma, sicuramente, è una speranza per il popolo ucraino in attesa che quest’incubo possa terminare. Perché, a volte, le leggende aiutano a restare vivi.
Di Francesco Militello Mirto & Victoria Herranz – EmmeReports