“Abbiamo avuto un confronto molto franco e consegnato al senatore Davide Faraone le istanze del mondo delle imprese, a partire dall’assoluta necessità di una importante opera di sbrurocratizzazione che deve essere consequenziale all’arrivo dei fondi del Pnrr, ma anche la necessità di intervenire con urgenza sul caro energia – dice il presidente della Camera di Commercio Palermo Enna Alessandro Albanese -. In ultimo, l’impellente azione da portare avanti nei confronti di Inps e Mise affinché si risolva una volta per tutte la problematica dei pensionati delle Camere di Commercio siciliane che attualmente sono a carico degli enti costretti a impegnare fondi molto consistenti per garantire gli assegni di quiescenza”.
Tra i temi fondamentali rappresentanti dal mondo produttivo, presente all’incontro con le categorie dell’industria, del commercio, dell’agricoltura e dell’artigianato, anche le infrastrutture.
“Dobbiamo risolvere la questione del collegamento tra Nord e Sud del capoluogo siciliano, la cosiddetta Pedemontana o sopraelevata come la si vuol chiamare per bypassare viale Regione Siciliana ed inoltre resta aperta ad oggi la questione dell’Interporto di Termini Imerese, che per una visione miope dell’assessorato regionale Infrastrutture è ferma al palo quasi si dovesse giocare un derby tra Palermo e Catania”, ha concluso Albanese.
“Ho ascoltato le istanze del mondo produttivo e sono in grande sintonia con loro. In questi mesi il confronto con gli imprenditori da parte mia è stato continuo e costante su tutti i provvedimenti legislativi che abbiamo posto in essere in parlamento. Alcune norme le abbiamo migliorate proprio grazie ai loro suggerimenti”, ha detto il presidente dei senatori di Italia Viva, Davide Faraone.
“Gli imprenditori – ha aggiunto Faraone – confermano il loro impegno per far ripartire i territori ma chiedono, com’è giusto, il minimo sindacale. Non chiedono la Luna, chiedono di poter lavorare con procedure semplici e non rimanere schiacciati dall’elefante burocratico della pubblica amministrazione, chiedono di poter competere con gli altri ad armi pari, e quindi occorre accelerare per costruire le premesse dello sviluppo a partire da un sistema infrastrutturale degno del terzo millennio”.
“Ho incontrato una classe dirigente pronta a sbracciarsi le maniche per dare una mano al sistema Paese e a noi spetta il compito di coinvolgerli, perché oggi più che mai dobbiamo costruire una relazione pubblico-privato che possa, soprattutto grazie ai fondi del Pnrr, cambiare il volto delle nostre città”.
In merito alla città di Palermo, Faraone ha ribadito la sua netta contrarietà alla stangata su Irpef e Tari presentata dall’amministrazione comunale.
“Il Piano di riequilibrio – ha sottolineato Davide Faraone – è una iattura per le famiglie e le imprese. Noi a Roma siamo stati attentissimi a non aumentare le tasse, anzi a prevedere tagli. Ci opporremo a questi aumenti”.
di Redazione – EmmeReports