Questa notte due motovedette della Guardia Costiera sono intervenute per trarre in salvo 280 migranti presenti a bordo di un barcone di 20 metri, a circa 20 miglia a sud dell’isola di Lampedusa, in area di responsabilità SAR italiana. L’evento è iniziato diverse ore prima in acque territoriali tunisine. Le autorità tunisine hanno coordinato le operazioni inviando in soccorso del barcone alla deriva una nave che, nelle successive attività di ricerca, non è riuscita ad individuare l’unità in difficoltà.
Nelle ore seguenti il barcone, che verosimilmente aveva ripreso la navigazione verso nord, è stato individuato in prossimità delle acque di responsabilità italiane, per la ricerca e soccorso da un velivolo Frontex, inviato in area per le operazioni di ricerca. L’unità è stata raggiunta, in acque SAR italiane, da due motovedette della Guardia Costiera partite da Lampedusa. Presenti in area una motovedetta della Guardia di Finanza e l’unità ONG Aita Mari, che hanno garantito una cornice di sicurezza alle attività di soccorso.
Durante le operazioni, rese particolarmente complesse a causa delle difficili condizioni meteomarine, sono stati trovati senza vita a bordo del barcone tre migranti. Altre quattro persone, apparse già in condizioni disperate ai medici del CISOM. presenti a bordo delle unità della Guardia Costiera, sono morti prima di arrivare sull’isola. Dai primi accertamenti eseguiti, la causa della morte dei sette naufraghi è verosimilmente dovuta ad ipotermia.
“Sette giovani bengalesi sono stati stroncati da ipotermia a poche miglia dalla costa di Lampedusa. Ancora una volta, nell’indifferenza dell’Unione europea, si è consumata l’ennesima inaccettabile tragedia nel Mar Mediterraneo” ha dichiarato il sindaco di Palermo Leoluca Orlando. “Proprio in queste ore ho inviato una lettera alla nuova Presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, sottolineando l’urgenza di istituire RECS (Rescue European Civil Service), un organismo europeo che si faccia carico del salvataggio delle vite in mare. Un appello che rilancio, con ancora più forza, dopo il dramma avvenuto stanotte. L’Unione europea ha il dovere di lavorare per rendere il Mediterraneo un luogo di pace e di dialogo e non può rimanere indifferente ad un vero e proprio genocidio”.
Il sindaco ha poi espresso “dolore per la scomparsa di queste giovani vittime e solidarietà all’isola di Lampedusa, che con Palermo e altre decine di città europee tra cui Potsdam, Parigi, Barcellona, Atene, Marsiglia, fa parte dell’Alleanza Internazionale dei Porti sicuri istituita proprio a Palermo lo scorso giugno in occasione del convegno From Sea To The City. Lampedusa, così come i tanti comuni che devono far fronte agli sbarchi, non possono essere lasciati soli dal governo italiano e dalle istituzioni europee”.
Di Redazione – EmmeReports