Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno.
La Sicilia, come altre regioni, in queste ultime settimane, sta assistendo ad un nuovo picco di contagi. Da oggi siamo in zona gialla a causa del superamento delle soglie relative al numero di pazienti covid ospedalizzati. Gli hub per il tracciamento, sia quelli predisposti dalle Asp, che le farmacie e i laboratori di analisi, sono presi d’assalto da cittadini e cittadine costretti a stare in fila per ore ad aspettare il proprio turno. Ma se negli hub dell’Asp il tampone è gratuito – e le file sono più lunghe – non è così altrove. E non sono gratuite le mascherine FFP2, che con l’ultimo decreto il governo ha reso obbligatorie.
Pensiamo ci sia un’incoerenza di fondo da parte di chi ha gestito e sta gestendo la crisi sanitaria: si predica tanto sul vaccino mentre si continua a raffazzonare – e male – su tutto il resto. Il vaccino è stato infatti, dall’inizio, descritto, da ogni organo istituzionale come lo strumento utile per difendere la salute delle persone permettendo al paese di ripartire. Appare chiaro però che la massiccia campagna mediatica e politica in favore della vaccinazione di massa si riveli oggi per quello che è: una vuota promessa di ritorno a una presunta «normalità» infinitamente posticipata, come provano le continue giravolte normative del governo e la nuova applicazione della divisione a colori. Come abbiamo scritto all’inizio della pandemia, i tamponi gratuiti e il tracciamento sarebbero stati gli strumenti più importanti per contrastare la diffusione del virus e proprio questi strumenti sono stati sistematicamente e colpevolmente ignorati.
Ad oggi sono diminuiti i morti e anche i casi gravi. Ma se il virus continua a circolare, e di tutela della salute si parla, perché non garantire anche mascherine e tamponi? Se è vero, com’è vero, che durante le ondate, il tracciamento e i dispositivi di protezione individuale possono salvare vite, perché le nostre Asp non sono pronte a fronteggiare la difficoltà? Perché i punti dov’è possibile fare tamponi gratuiti sono pochi e male organizzati?I prezzi delle mascherine sono schizzati alle stelle ma chi prende i mezzi pubblici per andare a lavoro, scuola, università o semplicemente per spostarsi è costretto ad averle per decreto. Il prezzo di una mascherina FFP2 si aggira attorno ai 2 euro, per una protezione garantita di qualche ora. Quindi a voi i conti.
Il governo regionale sta facendo qualcosa a riguardo e più nello specifico nel dare l’input alle Asp affinché si adeguino alle esigenze del momento? Sta facendo qualcosa per calmierare i prezzi sull’isola e garantire tamponi e mascherine gratuite quantomeno a chi è in difficoltà economica? Ci pare evidente che non è così. E Ancora una volta risulta evidente come questa pandemia non è uguale per tutti e c’é chi ne subisce i risvolti sanitari, economici e sociali più di altri. Per questo crediamo sia il caso di ribadire quali dovrebbero essere le priorità del governo regionale in primis nella gestione del contagio e più in generale per garantire veramente il diritto alla salute: Meno soldi e favori alle aziende ospedaliere private e a quelle che operano nel settore pubblico; Investimenti nel sistema di prevenzione e per facilitare, quindi, l’accesso a ogni tipo di cura attraverso presidi medici territoriali, presenti in ogni comune e in ogni quartiere; Mascherine e tamponi gratuiti per tutti e tutte!