In occasione del suo trentennale e nel VII centenario della morte di Dante Alighieri, la Fondazione Sicilia ha sostenuto la nascita di un progetto di ampio respiro dedicato a Emilio Isgrò – gran- de innovatore del linguaggio artistico del secondo dopoguerra – nel suo lungo indagare l’opera del Padre della Lingua Italiana. Infatti, nel corso di oltre cinquant’anni l’artista siciliano – che ha prediletto il confronto con la cultura alta di tutte le epoche – ha a lungo affrontato l’opera del Sommo Poeta, attraverso la riflessione sul suo lavoro e mediante la salvifica copertura delle parole che è la “cancellatura”. Tra parole completamente coper- te emergono frammenti e frasi, che vogliono ricostruire quelle identità umane in pericolo di essere travolte da conflitti sia di tipo mediatico che reali.
La mostra, curata da Marco Bazzini e Bruno Corà, prevede l’esposizione a Villa Zito di una ventina di opere dell’artista, tra libri cancellati e installazioni che permettono al pubblico di conoscere l’evoluzione di una parte della sua articolata produzione, quella dedicata all’analisi su Dante attraverso il gesto della cancellatura dagli anni Sessanta del XX secolo fino ad oggi.
Per info e prenotazioni: didattica@fondazionesicilia.it
di Redazione – EmmeReports