Il mese scorso il quartiere Sperone di Palermo è stato al centro della cronaca per l’operazione dei Carabinieri che ha portato all’arresto di 57 persone per spaccio di droga. Il traffico di stupefacenti ha coinvolto interi nuclei familiari, compresi anche minorenni, che cedevano le dosi davanti le principali scuole del popolare quartiere palermitano.
“Sono storie sicuramente brutte che si ripropongono continuamente, ma qui non ci si deve rassegnare e bisogna far risplendere le tantissime luci che ci sono in questo quartiere” ha dichiarato la dirigente dell’Istituto Sandro Pertini, Antonella Di Bartolo che, questa mattina, partendo dalla palestra Valentino Renda, ha guidato un corteo di bambini e genitori, per le vie dello Sperone, con l’intenzione di attirare l’attenzione di media e Istituzioni verso lo stato di abbandono in cui si trova la periferia di Palermo.
“Le luci sono le bambine e i bambini, le mamme e i papà, le tante persone che scelgono di venire a lavorare qui allo Sperone” ha spiegato la Di Bartolo, che lavora nel quartiere da nove anni. “Ci sono insegnanti che lavorano qui da trenta anni. Insieme alle parrocchie, alle associazioni, bisogna far risplendere le luci che già ci sono, in un cammino di autodeterminazione, che richiami la presenza delle Istituzioni, spesso più assenti dei latitanti”.
Il corteo di questa mattina, transitato attraverso dei luoghi simbolo dell’abbandono da parte delle Istituzioni cittadine, ha però lasciato perplessi alcuni abitanti dello Sperone, soprattutto a causa della presenza di assessori e consiglieri comunali che, paradossalmente, sono scesi in strada contro le manchevolezze di quella stessa Istituzione a cui appartengono.
“Passeggiate ne ho viste decine, qui sono venuti sindaci, assessori e consiglieri comunali. Gli abitanti dello Sperone sono stanchi di gente che ci viene a vedere. Non siamo allo zoo!” ha dichiarato Don Ugo Di Marzo, parroco di Maria Santissima delle Grazie Roccella Sperone. “É inaccettabile per queste persone vedere l’ennesima passeggiata, per poi vedere il quartiere ancora in questo stato, anche tra un anno. Riparliamone dopo le elezioni! Dobbiamo metterci a lavorare e non a fare passeggiate. Questa gente vi chiede aiuto e presenza! C’è desiderio di vivere! Palermo ha bisogno di essere viva dovunque! Gli abitanti dello Sperone hanno visto troppe passeggiate e gridano basta!”.
Di Francesco Militello Mirto & Victoria Herranz – EmmeReports