È stato celebrato, questa mattina, presso il Palazzo Chiaramonte Steri, sede del Rettorato dell’Università degli studi di Palermo, i 160 anni del del Comando Legione Carabinieri “Sicilia” di Palermo, istituito il 6 marzo 1861. Durante la celebrazione, nell’ambito del Corso di laurea magistrale in Studi storici antropologici e geografici, si è svolto un convegno interdisciplinare sul tema “I Carabinieri di Sicilia nel processo di formazione dello Stato unitario e post-unitario”.
Prima di dare inizio all’incontro, la Fanfara del 12° Reggimento Carabinieri “Sicilia” ha intonato l’Inno Nazionale, quale saluto istituzionale ai presenti, tra cui il Prof. Dr. Massimo Midiri, Magnifico Rettore dell’Università degli studi di Palermo, il Gen. B. Rosario Castello Comandante della Legione Carabinieri “Sicilia”, il Prof. Pietro Corrao coordinatore del Corso di laurea magistrale in studi storici, antropologici e geografici, il Dott. Ignazio Buzzi Ispettore regionale per la Sicilia dell’Associazione Nazionale Carabinieri.
Tra i relatori intervenuti, il Prof. Antonino Giuffrida su “Il ruolo dell’Arma nella Sicilia al tempo dell’Unità d’Italia”, la Prof.ssa Maria Santa Distefano su “La 12^ Legione Palermo dei Carabinieri Reali di Sicilia e il Deposito provvisorio Allievi Carabinieri”, il Prof. Manlio Corselli su “L’Arma dei Carabinieri e lo sbarco degli alleati in Sicilia nel luglio 1943”, il Gen. B. Rosario Castello su “La presenza dell’Arma sul territorio siciliano e il ruolo del Comandante di Stazione nelle comunità”. Al termine, un attore del Teatro Biondo ha letto alcuni passi de “Il giorno della civetta” di Leonardo Sciascia.
Il Corpo dei Carabinieri in Sicilia venne istituito Il 14 luglio 1860, da Giuseppe Garibaldi con Decreto dittatoriale, circa cinque mesi dopo lo sbarco a Marsala. Ciò in quanto avvertì la necessità di dare a questa terra, ormai interamente acquisita, una forza di polizia formata da elementi di spiccata onestà e di sicura affidabilità.
A seguito dell’esito positivo del plebiscito del 21 e 25 ottobre 1860, la Sicilia si unì al costituendo Stato unitario e Cavour poté estendere a quest’Isola anche il servizio del Corpo dei Carabinieri Reali Piemontesi. Così, il 25 ottobre, fu inviato il Colonnello Giovanni Serpi che, nel mese di dicembre del 1860, propose la fusione dei due Corpi di Carabinieri.
La sua proposta fu accolta e, conseguentemente, il 29 dicembre 1860, Serpi fu promosso Maggior Generale, ebbe i rinforzi e assunse la carica di Comandante Generale dei Carabinieri Reali di Sicilia. La Legione Palermo venne istituita il 6 marzo 1861, mantenendo quelle peculiarità e competenze fino ai nostri giorni. Esempio di rettitudine, coraggio e filantropia, i Carabinieri, hanno sempre operato mantenendo inalterate nel tempo le competenze, sia in caso di calamità che nel mantenere l’ordine pubblico.
Questo, negli anni, ha fatto sì che la popolazione e le Autorità riponessero nei Carabinieri, sempre crescenti stima e fiducia. Numerosi i nomi nell’Aureo albo dei valorosi, dal 1860 a oggi. Sono 511, infatti, i Carabinieri di ogni ordine e grado caduti in Sicilia, vittime del dovere sino all’estremo sacrificio della vita.
Tra questi, 204 sono le vittime del brigantaggio, 172 uccisi per il banditismo, di cui 80 per il bandito Giuliano e 23 assassinati dalla mafia, 65 i caduti a causa delle rivolte popolari del 1866/1867. Una tra tutte, la rivolta del “sette e mezzo” a Palermo, detta così perché durata sette giorni e mezzo dal 16 al 22 settembre 1866, in cui furono uccisi uccisi 42 carabinieri. E, infine, 47 morti per mano della delinquenza comune.
L’Arma in Sicilia, negli anni, ha avvertito la necessità di rimodellare il dispositivo nella sua distribuzione territoriale, al fine di migliorare l’efficienza operativa e dare una risposta più immediata, concreta e qualificata alle mutate e frequenti richieste di sicurezza da parte della popolazione. Questa straordinaria aderenza al territorio è espressa, oggi, da 413 Stazioni e da 7 Tenenze Carabinieri, presenti nei 390 Comuni dell’Isola.
Alle attività delle Stazioni si affianca in completa sinergia quella degli assetti operativi dei 9 Comandi Provinciali, delle 52 Compagnie, nonché dei reparti specializzati dell’Arma. Centrale è il ruolo delle Stazioni Carabinieri, imprescindibili presidi di legalità, presenti sia nelle grandi che nelle piccole realtà territoriali. Vicini ai cittadini, sempre.
Di Redazione – EmmeReports