LibrOvunque è un progetto cofinanziato dal “Centro per il libro e la lettura” del Ministero dei Beni Culturali, realizzato dal Comune di Palermo in collaborazione con la rete del “Patto per la Lettura”.
LibrOvunque è un progetto inclusivo che coinvolge tutti i cittadini, che promuove la crescita intellettuale della comunità attraverso la realizzazione di corsi tematici di formazione gratuiti (realizzati da febbraio ad aprile 2021), oltre allo sviluppo e la trattazione di 8 temi per le 8 circoscrizioni di Palermo.
Nell’ambito di queste attività si inseriscono gli incontri del 12-13-14 novembre 2021, a Piazza Castelnuovo. Nello specifico, l’incontro-dibattito “Nuove architetture per il sistema bibliotecario comunale di Palermo” – nel quale intervengono il prof. Antonino Margagliotta, l’arch. Giuseppe Scuderi e l’ing. phd. Paolo De Marco – si focalizza proprio sull’architettura della biblioteca e sul potenziale ruolo di questa istituzione per la città contemporanea e, più in generale, per l’intero territorio.
LibrOvunque propone il progetto di una biblioteca contemporanea è, infatti, un tema affascinante che consente di riflettere sullo spazio pubblico e sulla città che – in diversi anni – è stato affrontato nei “Laboratori di Progettazione architettonica” del Corso di Studi in “Ingegneria edile – Architettura” dell’Università di Palermo (a livello di quartiere con le nuove architetture per il sistema bibliotecario comunale di Palermo, per le grandi istituzioni storiche della città, per i piccoli centri della Sicilia, all’interno del campus universitario e in altri contesti con il progetto di piccoli spazi per lo studio e la lettura).
L’interesse per l’architettura della biblioteca non è solo didattico ma anche sociale e culturale in quanto, proprio attraverso l’attività didattica, si è cercato di orientare i giovani ai valori etici dell’architettura da vivere con passione e come impegno civile cercando di stimolare – in modo trasversale – lo sviluppo di un senso civico. Le attività organizzate intorno al progetto (incontri, convegni, esposizioni), tra l’altro, hanno coinvolto cittadini e amministratori con i quali si è condivisa la necessaria attenzione per gli spazi della lettura che sono anche luoghi di inclusione e di dialogo, di promozione sociale e di bellezza.
L’esperienza di altri paesi dimostra che la costruzione di nuovi spazi – o la riqualificazione di strutture esistenti – destinati alla cultura (e in particolar modo le biblioteche) ha contribuito a diffondere la presenza di servizi nel territorio e si è dimostrata valida occasione per avviare programmi di qualificazione urbana (sia della città storicizzata che delle più recenti urbanizzazioni). L’istituzione di una biblioteca contemporanea è l’occasione di conferire qualità allo spazio pubblico attraverso la modificazione indotta dal progetto di architettura, attraverso la sua capacità di definire relazioni formali e corrispondenze funzionali, oltre che scambi significativi con l’esistente.
La biblioteca, luogo del sapere e dell’incontro, della socialità e del dialogo, esalta e sviluppa processi trasversali fino a costituirsi come pretesto suggestivo per la definizione di un programma sul ruolo dell’architettura e dello spazio pubblico negli attuali scenari urbani.
Di Paolo De Marco – EmmeReports