Sono trascorsi trentadue anni da quando il Muro di Berlino, simbolo della Guerra Fredda per eccellenza, venne abbattuto, dando la possibilità ai tedeschi delle ‘due Germanie’, di riabbracciarsi, di poter ‘passare’ da una parte all’altra della città, senza il rischio di essere uccisi o arrestati dai comunisti.
Ventisei anni prima, nel 1963, John Fitzgerald Kennedy, pronunciò la storica frase, mentre si trovava in visita ufficiale a Berlino Ovest: “Duemila anni fa l’orgoglio più grande era poter dire ‘civis Romanus sum’. Oggi, nel mondo libero, l’orgoglio più grande è dire ‘Ich bin ein Berliner’. Tutti gli uomini liberi, dovunque essi vivano, sono cittadini di Berlino, e quindi, come uomo libero, sono orgoglioso delle parole ‘Ich bin ein Berliner’!”.
Trentadue anni dopo lo storico evento che riportò all’unificazione della Germania, Elisabetta Luparello, coordinatrice della Lega Giovani Palermo, parte per un “percorso attraverso il passato per guardare al futuro”, perché lei e i suoi coetanei non erano ancora nati, quando il famoso muro crollava sotto i colpi dei picconi dei giovani tedeschi di allora.
“Nasce il percorso della memoria targato Lega Giovani Palermo ed oggi è il giorno perfetto per il suo annuncio” ha dichiarato Elisabetta Luparello. “Trentadue anni dalla caduta del muro di Berlino, ultimo baluardo della Guerra Fredda, barriera ‘insormontabile’, che aveva tenuto in ostaggio una generazione di berlinesi, giornata in cui venivano certamente riscoperti valori importanti come quelli della libertà e dell’identità. Valori che troppo spesso diamo per scontati, ma ai quali non ci dovremmo mai abituare continuando anzi a lottare, ogni giorno, per affermarli”.
“Quello che siamo oggi è frutto di ciò che abbiamo vissuto e per cui, a volte, altri prima di noi hanno lottato” ha aggiunto la Luparello. “È un valore che talvolta non viene riconosciuto, se non quando è già diventato un ricordo. Ecco perché ci sono eventi che meritano di essere raccontati, perché troppo spesso, in altre sedi, come scuola e università, vengono trattati con superficialità o addirittura dimenticati”.
“Si finisce, troppo spesso, per non fornire ai ragazzi i giusti strumenti di conoscenza, impartendo loro nozioni di parte, evitando che siano loro stessi ad avere un’idea, dando per buona sempre quella di chi ‘racconta’. Non ci soffermeremo solo su eventi storici nazionali ed internazionali, come la Giornata della Memoria o quella delle Foibe, affronteremo senza timore anche date come il 25 Aprile o il 1 Maggio, di cui la Sinistra ha finito per appropriarsi, ma che devono tornare ad essere un patrimonio comune. Accanto a tutto questo racconteremo anche della nostra terra: la Sicilia, da Giovanni Falcone e Paolo Borsellino a Ninni Cassarà“, ha concluso la coordinatrice della Lega Giovani Palermo.
Di Francesco Militello Mirto – EmmeReports