Si chiama “Spinability” il progetto che si è svolto per il CUS Palermo (Centro Sportivo Universitario) in collaborazione con gli atleti della Delfini Blu ASD e ha coinvolto oltre 30 partecipanti tra normodotati e persone con disabilità di tipo cognitivo-relazionale nelle discipline del calcio e della pallanuoto.
L’attività è stata suddivisa in due fasi progettuali: la prima di strutturazione delle lezioni, tanto individuali quanto collettive, con l’ausilio di istruttori specializzati e volte alla valutazione sia delle capacità condizionali e coordinative dei destinatari che delle loro potenzialità e dei loro miglioramenti in merito all’apprendimento delle discipline della pallanuoto e del calcio; la seconda, invece, focalizzata sull’organizzazione degli eventi volti a mettere in pratica le competenze acquisite e alla stabilizzazione e alla crescita, nella coscienza dei partecipanti, di quell’autostima utile a ricondurli in un’ottica di sana competizione, leale collaborazione e fair play.
“A volte bisogna andare oltre ogni limite – ha dichiarato Lucia Pollina, vicepresidente CUS Palermo, con carica ai progetti europei e alla disabilità -, limiti che spesso ci poniamo noi e che, nella realtà non hanno fondamento: gli atleti, grazie a questa iniziativa ci hanno insegnato questo. È stata davvero un’esperienza molto bella e i ragazzi sono stati attenti e bravi nello svolgimento nelle attività – ha concluso -, ricevendo dei palloni da parte dei ragazzi del CUS, il tutto in un clima familiare, accogliente e propositivo”.
Punti di forza del progetto sono stati la creazione di gruppi misti composti da persone con disabilità e normodotati, il confronto costante e le relazioni tra i destinatari e le famiglie.
di Redazione – EmmeReports
Comments 1