Presso l’aula Pio La Torre dell’ARS, la Lega Giovani di Palermo ha organizzato una conferenza stampa, per parlare di prevenzione del tumore al seno, un male che, ogni anno, colpisce troppo donne sempre più giovani.
Fortemente voluto da Elisabetta Luparello, coordinatrice provinciale della Lega Giovani, l’incontro è stato un’occasione per presentare le prossime attività in merito alla prevenzione dei tumori al seno.
Come ha affermato la coordinatrice palermitana della Lega Giovani, “troppe donne muoiono ancora di questo terribile male, dovremmo parlare un po’ più spesso di prevenzione, a tutti i livelli da qui il titolo dell’evento che si ispira al mese ufficiale dedicato alla prevenzione, appena concluso, per riprenderne lo spirito e portarlo avanti anche nel resto dell’anno”.
Presenti questa mattina all’ARS, Giuseppe Miccichè, coordinatore regionale della Lega Giovani per la Sicilia Occidentale e all’Onorevole Vincenzo Figuccia, commissario provinciale Lega Palermo. Sono intervenuti il Viceministro alla Salute Pierpaolo Siseri, la senatrice Sonia Fregolent e la presidente dell’associazione “amiche per la pelle” Manuela Tonon.
“Ci sono battaglie che meritano di essere combattute, a prescindere dal colore politico” ha dichiarato Elisabetta Luparello. “Il tumore al seno è un problema serio, che colpisce una donna su otto e che deve essere affrontato tutto l’anno e non solo nel mese di ottobre. Le Istituzioni devono e, sono sicura, faranno di più”.
“Noi della Lega Giovani, dimostriamo agli italiani di essere responsabili, perché quando si parla di salute pubblica, non serve il colore politico, non servono battaglie ideologiche, ma, soltanto, sensibilizzare sulla prevenzione” ha dichiarato Giuseppe Micciché.
“I dati che raccontano una presenza di 3500 donne all’anno con il tumore al seno, un’impennata dei numeri che raccontano circa 15000 screening solo nel primo semestre 2021, ci dicono che fare prevenzione, senza abbassare il livello di allerta, è fondamentale” ha spiegato Vincenzo Figuccia, che ha lanciato l’idea di una norma regionale che preveda di fare rete tra le attività laboratoriali, i medici di base, i farmacisti e il mondo dell’associazionismo. “Fare prevenzione, significa migliorare la qualità della vita e salvare vite umane. La pandemia ci ha rappresentato questa urgenza” ha concluso Figuccia.
Di Francesco Militello Mirto – EmmeReports