Dopo due successi consecutivi il Palermo, in uno stadio “Renzo Barbera” che ritrova i suoi ultras tra gli spalti, non va oltre il pari contro l’Avellino fallendo una ghiotta occasione per agganciare il secondo posto in classifica. Al gol di Lancini nei primi minuti del match ha risposto, nella ripresa, la realizzazione dal dischetto di Tito per l’1-1 finale, da registrare anche le espulsioni entrambe nel secondo tempo di Doda e Rizzo.
Il tecnico del Palermo Filippi conferma il 4-3-1-2 con Pelagotti in porta, Buttaro e Lancini centrali con Doda e Giron ad agire sugli esterni, mediana composta da Luperini, De Rose e Dall’Oglio e Silipo sulla trequarti alle spalle di Fella e Brunori.
Il match appare da subito particolarmente fisico, con le squadre ben messe in campo sul piano tattico e il gioco particolarmente frammentato dai tanti contrasti di gioco. Nell’equilibrio del Barbera, caratterizzato dai cori dei tifosi rosanero ad incitare la squadra, il Palermo trova il gol del vantaggio al 14’ grazie a Lancini, bravo ad impattare di testa in area sul calcio d’angolo battuto da Dall’Oglio e trafiggere Forte per l’1-0 rosanero.
Al 23’ Silipo salta l’uomo e vede il taglio in area di Fella, riesce a servire l’ex di giornata ma il suo tiro finisce sull’esterno della rete.Qualche minuto più tardi si fa vedere anche l’Avellino con Di Gaudio, il più in palla degli irpini nella prima frazione, che ci prova due volte con il tiro a giro al 24’ e al 28’ ma in entrambi i casi trova Pelagotti attento.
Al 30’ Palermo pericoloso con Silipo direttamente da calcio di punizione, è bravo però Forte a respingere in calcio d’angolo, cinque minuti più tardi rispondono gli irpini ancora con Di Gaudio che non riesce a deviare in porta il cross basso di Tito. Un minuto più tardi l’Avellino va vicino al vantaggio sempre con l’attaccante palermitano che, di testa, centra in pieno il palo e poi Pelagotti che disinnesca la potenziale ribattuta da parte degli avversari.
La seconda parte di primo tempo è prevalentemente a tinte biancoverdi, che ci provano ancora sul finale con il tiro-cross di Kanoute che si spegne sul fondo e il colpo di testa di Silvestri deviato dalla retroguardia rosanero.
Nella ripresa il tecnico del Palermo Filippi sostituisce capitan De Rose, ammonito e a rischio secondo giallo, con Valente e i rosa si dispongono con un 4-4-2 a specchiare il modulo messo in campo da Braglia. Al 53’ l’Avellino, che inizia il match con la voglia di rimettere in piedi il risultato, va vicino al gol in contropiede con il neo-entrato Plescia ma è bravo Buttaro a recuperare sull’attaccante palermitano e a sporcare il tiro che Pelagotti può bloccare senza problemi.
Nella ripresa il pallino del gioco è affidato prevalentemente alla compagine ospite, con il Palermo che si difende bene e prova a ripartire in contropiede. Al 58’, tuttavia, il Palermo finisce in dieci uomini per il secondo giallo comminato a Doda per un fallo su Kanoute ad altezza della trequarti e gli irpini hanno due buone occasioni con la punizione di Matera, ben parata da Pelagotti, e con il colpo di testa di Silvestri bloccato anche in questo caso dal portiere rosanero.
In virtù dell’uomo in meno Filippi inserisce Peretti e Odjer per Fella e Silipo, passando al 4-3-2 con Valente a far coppia in avanti con Brunori. La superiorità numerica della squadra ospite dura soltanto sei minuti perché al 64’ proprio Valente si inventa un’ottima azione in solitaria, si invola verso la porta ma viene fermato da Rizzo che viene espulso per fallo da ultimo uomo ristabilendo la parità numerica in campo.
Il ritrovato equilibrio in termini di uomini fa tornare anche l’equilibrio, con le due squadre che nonostante la stanchezza provano a rendersi pericolose dalle parti dei rispettivi portieri avversari. Al 72’ Luperini prova ad inserirsi sul cross di Valente ma, in scivolata, non riesce a trovare la porta di Forte, un minuto più tardi è l’Avellino ad andare vicinissimo al pareggio con D’Angelo che centra in pieno il palo dopo la respinta corta di Pelagotti su tiro di Mignanelli.
Pari che, nonostante tutto, arriva al minuto 77’: Plescia approfitta dell’errore in disimpegno di Peretti e si gira verso la porta, il difensore rosanero allunga la gamba e l’attaccante dell’Avellino si tuffa platealmente senza alcun contatto, l’arbitro Moriconi commette un errore davvero clamoroso e assegna il calcio di rigore ai campani che Tito realizza per il pareggio ospite.
Nei minuti finali le due squadre, a corto di fiato e con tutti gli schemi saltati, provano a cercare con le ultime energie il gol della vittoria ma nessuna delle due riesce a trovare la zampata vincente del match che si chiude con il punteggio di 1-1.
Il Palermo ottiene un pareggio che, nonostante il rigore inesistente assegnato all’Avellino, è probabilmente il risultato più giusto per quanto visto in campo dalle due squadre. Un match nel quale, per larghi tratti, ha dominato l’equilibrio con il Palermo che ha provato con una buona prova tattica a rispondere all’agonismo degli uomini di Braglia che sono riusciti ad acciuffare il pari dopo essere stati più volte vicini al gol durante il match.
Con questo pareggio gli uomini di Filippi non riescono ad agganciare il Monopoli al secondo posto in classifica mentre il Bari, vittorioso sul Catanzaro, riallunga sulle inseguitrici e prova a tentare la fuga in vetta alla classifica. Nel prossimo turno di campionato il Palermo, domenica pomeriggio, giocherà nel campo della Fidelis Andria mentre l’Avellino ospiterà nella giornata di sabato il Taranto al Partenio.
Il tabellino del match:
PALERMO-AVELLINO 1-1
PALERMO (4-3-1-2): Pelagotti; Doda, Buttaro, Lancini, Giron; Luperini, De Rose (C) (45’ s.t. Valente), Dall’Oglio (75’ Crivello); Silipo (61’ Peretti); Fella (61’ Odjer), Brunori (70’ Soleri). All. Filippi
AVELLINO (3-5-2): Forte; Silvestri (82’ Bove), Dossena, Rizzo; Tito, Micovschi (70’ Mignanelli), De Francesco (45’ s.t. Matera), Aloi (C) (70’ D’Angelo), Kanoute; Di Gaudio; Gagliano (45’ s.t. Plescia). All. Braglia
ARBITRO: Moriconi di Roma 2 (Lattanzi – Ceolin).
MARCATORI: 14’ Lancini (P), 77’ rig. Tito (A)
AMMONITI: De Rose, Dossena, Doda, Fella, Matera, Soleri
ESPULSI: Al 58’ Doda (P) per doppia ammonizione, al 64’ Rizzo (A) per fallo da ultimo uomo.
di Federico Mendola – EmmeReports
foto©Francesco Militello Mirto – EmmeReports