“Quando cambi il modo in cui guardi le cose, le cose che guardi cambiano”, sul filo rosso di questa citazione del filosofo cinese Lao Tzu si è aperto il convegno per la presentazione del Manuale dei Formatori relativo al progetto Train4Inclusive, iniziativa nata all’interno del programma Erasmus+ per trattare, in modo scientifico, i temi di sport e disabilità e, in particolare, l’approccio metodologico della figura del coach. Il manuale, è stato presentato in occasione della conclusione della Settimana Europea dello Sport presso il Palazzetto del Centro Universitario Sportivo (CUS) di via Altofonte, a Palermo, alla presenza, tra gli altri, del delegato regionale Fisdir Sicilia e vicepresidente del CIP Sicilia, Roberta Cascio.
“Dopo un’iniziale perplessità che avevo nell’introdurmi nel mondo dello sport per la disabilità – ha detto Roberta Cascio, raccontando la propria esperienza di vita nelle varie sfere e dimensioni della disabilità nella quotidianità – mi sono dovuta ricredere e mi sono poi trovata benissimo. Chi associa la figura dell’atleta con disabilità ad una persona triste ed annoiata si sbaglia di grosso, anzi è l’esatto contrario. Il mondo paralimpico è molto particolare perché non è solo una sfera dello sport, ma un vero e proprio modo di pensare e di vivere”.
Il manuale, destinato principalmente ai formatori del settore, è stato realizzato dal CUS Palermo con la collaborazione di Vito Rizza, Riccardo Lana e Mario Pintagro, che ne hanno curato le varie sezioni dedicate all’inquadramento della disabilità nella storia, al lavoro in equipe ed i trattamenti delle disabilità intellettive, alle disabilità fisico-motorie, alle disabilità sensoriali, all’apprendimento e alla comunicazione, all’organizzazione di un’attività motoria per disabili e primo colloquio, all’atletica per i soggetti con disabilità, alla didattica, al nuoto per i soggetti con disabilità e l’ambientamento in piscina e sue controindicazioni e, infine, all’organizzazione schematica di una sessione di nuoto.
Train4Inclusive è, come già detto, un progetto di partnership collaborativa, nato all’interno del programma Erasmus+ per lo sport 2014-2020, coordinato da Rijeka sports association for persons with disabilities (Croazia) che vanta, tra i suoi partner, anche il CUS di Palermo, oltre ad altre realtà bulgara, spagnola e slovacca. Scopo del progetto, è promuovere l’inclusione sociale di soggetti con disabilità attraverso lo sport ed il loro miglioramento sia fisico che cognitivo e la partnership creata per questo obiettivo ha sviluppato una metodologia e degli strumenti che saranno utilizzati da coloro che sostengono e supervisionano le attività delle persone target del progetto, per monitorare il progresso delle loro abilità fisiche, cognitive e sociali, creando così una letteratura scientifica che indaga su questioni di allenamento per soggetti con disabilità.
In questo modo allenatori, insegnanti di educazione motoria, psicologi, scienziati potranno migliorare il loro approccio all’attività sportiva riservata alle persone con disabilità, aumentando di conseguenza tutti i benefici diffusi che essa produce nella vita degli individui interessati dei loro genitori e di chi se ne prende cura. Tutti i dati raccolti da questa concertazione di professionalità, potranno essere utilizzati da diverse istituzioni scientifiche dell’UE per le loro ricerche nel campo della scienza medica, della psicologia e delle scienze sociali. Inoltre, durante lo svolgimento delle attività previste dal progetto, i formatori e gli allenatori dei diversi Paesi dell’Unione Europea, potranno osservare e monitorare i progressi e le complicanze eventualmente emerse e comunicare tra loro per raggiungere così un livello di esperienza e know-how condiviso tra i vari professionisti del settore.
di Redazione – EmmeReports