I Carabinieri della Compagnia di Bagheria e del Nucleo Speciale di Polizia Valutaria della Guardia di Finanza, hanno arrestato 10 persone, in esecuzione di un’ordinanza cautelare emessa su richiesta della DDA di Palermo. Altre 11 persone sono indagate a piede libero.
E’ questo il risultato dell’Operazione “Araldo” con la quale è stata smantellata un’organizzazione che operava tra Bagheria, Ficarazzi e Villabate e che aveva vessato decine di vittime, utilizzando anche il metodo mafioso e la violenza, per la restituzione dei soldi prestati con tassi usurai.
Tra gli arrestati anche Alessandro Del Giudice, legale del boss di Misilmeri Pietro Formoso, accusato di concorso esterno in associazione mafiosa per aver portato messaggi agli altri esponenti del clan, consentendo così la gestione indiretta delle attività imprenditoriali, fittiziamente intestate a terzi.
I militari hanno proceduto anche al sequestro preventivo di quote di una società, un locale commerciale adibito a laboratorio e relativo terreno e un bar-tavola calda di Villabate, per un valore complessivo di circa 500 mila euro.
L’indagine, iniziata ad aprile del 2018, ha consentito di individuare un gruppo di persone che prestavano soldi con tassi usurai a persone che venivano avvicinate grazie alle segnalazioni di una funzionaria di Riscossione Sicilia, che figura tra gli indagati, che forniva in modo illegale notizie riservate circa le posizioni debitorie di numerosi soggetti. Una volta individuate le potenziali vittime, l’organizzazione assicurava loro la possibilità di ricevere dei prestiti a usura, che variavano dal 143% al 5.400% annuo.
A fronte di un prestito di 500 euro, la somma da restituire in soli 4 giorni diventava di 800 euro.
E’ stato documentato anche il coinvolgimento di Giuseppe Scaduto, già capo del mandamento di Bagheria ed all’epoca sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari, che aveva delegato Atanasio Alcamo, già imputato per associazione mafiosa destinatario della misura cautelare.
Gli altri otto arrestati sono Giovanni Di Salvo, Alessandro Del Giudice, Simone Nappini, Antonino Troia, Giovanni Riela, Gioacchino Focarino, Antonino Saverino e Vincenzo Fucarino.
di Antonio Melita – EmmeReports