“Il ritrovamento di una bomba e di una lettera di minacce rivolte al presidente Musumeci è inquietante. Saranno gli inquirenti a chiarire i contorni di questa vicenda ma una cosa è certa: il clima di odio e violenza, non solo verbale, che viene sempre più spesso alimentato strumentalmente, è pericoloso e ormai dilagante. Non nascondiamo la nostra preoccupazione, anche perché si tratta della ennesima intimidazione che riguarda il presidente. A lui, con affetto, la vicinanza e solidarietà della Giunta di governo, sicuri che non si lascerà intimidire e andrà avanti con il coraggio e la determinazione di sempre”.
Con questa nota arriva la solidarietà al presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci dalla Giunta regionale dopo la notizia del ritrovamento di una lettera minatoria a lui indirizzata ritrovata nei pressi del pacco bomba fatto brillare nella ferrovia Militello-Catania.
Il prefetto di Catania, Maria Carmela Librizzi ha convocato per domani mattina il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza.
“Piena solidarietà al presidente Musumeci e ferma condanna per il grave atto di intimidazione che ha subito. Ci auguriamo che le indagini portino rapidamente a dare volti e nomi agli autori di questo gesto vile e spregevole” ha affermato il presidente della Commissione antimafia dell’ARS, Claudio Fava.
“Esprimo la mia solidarietà al presidente della Regione Nello Musumeci per le gravi minacce subite. Spero che le indagini facciano presto chiarezza per individuare i responsabili di questo vile gesto”. Lo afferma in una nota il sindaco di Palermo Leoluca Orlando.
“Sono solidale personale con il Presidente della Regione, Nello Musumeci, per le vili minacce che lo hanno raggiunto. L’ordigno, sia pure rudimentale, trovato lungo i binari tra Militello Val di Catania e Catania, avrebbe potuto provocare danni alle persone e alle cose. Mi auguro che gli investigatori risalgano al più presto agli autori di questo esecrabile gesto” ha dichiarato Gianfranco Micciché.
Il gruppo parlamentare di Fratelli d’Italia con Elvira Amata, Gaetano Galvagno e Rossana Cannata ha espresso la più ferma condanna per il vile atto rivolto al presidente Musumeci.
“Siamo certi che gli investigatori riusciranno a risalire a coloro che hanno messo in atto questo gesto che avrebbe potuto causare non soltanto danni alle infrastrutture ma soprattutto alle persone. Facciamo appello al prefetto di Catania e alla magistratura affinché si possano mettere in atto tutte le misure di sicurezza per la protezione del presidente al quale chiediamo di proseguire la sua attività con serenità e con la consapevolezza che tutte le forze politiche presenti in Assemblea respingono ogni forma di violenza” hanno concluso gli esponenti del partito guidato da Giorgia Meloni.
Anche Attiva Sicilia con i propri deputati regionali ha espresso solidarietà al presidente Musumeci dichiarando: “Non si può che esprimere condanna per un’intimidazione che avrebbe potuto avere gravissime conseguenze. Solidarietà al presidente Musumeci per le minacce di morte che gli sono state rivolte in una lettera rinvenuta all’interno di un pacco esplosivo. Auspichiamo che i responsabili di un atto tanto ignobile vengano rapidamente identificati ed assicurati alla giustizia”.
“Il gruppo parlamentare Popolari-Autonomisti-Idea Sicilia esprime solidarietà al presidente della Regione Nello Musumeci per il grave atto intimidatorio di cui è stato fatto oggetto”. “Siamo certi – dice il capogruppo Totò Lentini assieme ai colleghi deputati – che non saranno certamente le minacce a fermare l’azione di governo del presidente Musumeci e della sua giunta, che proseguirà con la determinazione che conosciamo”.
“Solidarietà al presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, per le intimidazioni ricevute. Spero che la magistratura possa identificare quanto prima i responsabili di queste minacce vigliacche. La struttura commissariale per la gestione dell’emergenza Covid nella Città metropolitana di Palermo è vicina al presidente e condanna fermamente questo gesto di inaudita gravità e viltà” ha infine dichiarato il commissario Covid di Palermo Renato Costa.
di Antonio Melita – EmmeReports