Nella cornice ricca di storia di Cefalù, nonostante le difficoltà legate alla pandemia, è ritornata l’onda creativa del Simposio d’arte giunto alla sua ottava edizione. Una bottega a cielo aperto, dove maestri, artigiani e semplici dilettanti dell’arte portano davanti agli occhi del pubblico la vita dei propri atelier, creando o completando in una tre giorni di estemporanea le proprie opere, scrigni di bellezza, estro, antiche sapienze e soprattutto voglia di comunicare e condividere il piacere del fare arte insieme. Il borgo fra mare e monti, carezzato dalla brezza nella torrida estate e meta di un turismo costante diventa così vetrina, permettendo a tutti i partecipanti di esprimersi, confrontarsi e mostrare le proprie abilità. A questa edizione partecipano anche alcuni studenti dell’Accademia di Belle Arti di Palermo, ed è un risultato importante, il punto di avvio per un sempre maggiore coinvolgimento dei giovani e della loro freschezza in questo laboratorio di creatività.
Il Direttore artistico dell’evento, la professoressa Rosalba Gallà, ci introduce al vero spirito dell’iniziativa: “Quel che si respira è l’aria di festa in cui è bandita la competizione tra i partecipanti, che danno libera espressione alla creatività nella forma più congeniale alla sensibilità di ciascuno: scultura, pittura, pirografia, fotografia, tarsia in legno, pittura su ceramica, ritrattistica. Le strade del centro storico di Cefalù si animano di colori e forme e diventano luogo d’incontro tra i giovanissimi e i più anziani, tra i dilettanti e gli artisti affermati. È per questa ragione che bisogna osservare l’evento non con l’obiettivo di valutare le singole opere realizzate o il livello artistico dei diversi partecipanti, ma di gustarlo nella sua globalità, come incontro e condivisione di esperienze, nella convinzione, come è evidenziato dal regolamento, che l’arte, implicitamente, contiene in sé un progetto di promozione civile e sociale e l’idea di una convivialità (da cui il termine “simposio”) in cui si beve alle sorgenti dello spirito creativo”. La manifestazione riflette l’idea dell’arte come momento di libertà e bellezza, maestria e sapienza manuale dello scultore Roberto Giacchino: è stato suo il primo impulso alla manifestazione pensando alla creatività come elemento di coesione sociale; con Giacchino è nata l’associazione “Cefalù, Città degli Artisti” e con questa il “Simposio d’arte e laboratorio”; l’evento è patrocinato dal Comune di Cefalù e affiancato anche quest’anno dall’Associazione Culturale Siciliando, come Media Partner.
“Tutti gli aderenti all’iniziativa” continua a spiegare il Direttore artistico “esprimono la voglia di comunicare e di rappresentare, attraverso i diversi linguaggi, il proprio mondo interiore e la propria percezione della realtà. È empatia, volontà di uscire dal proprio laboratorio e ‘donarsi’ agli altri. Lungo tutto il percorso in cui si snoda la creatività si pongono così continue occasioni di colloquio tra gli artisti e i visitatori, in un’interazione in cui lo scambio diventa crescita ed esperienza. L’arte, come la cultura, è di per sé stessa inclusiva e il Simposio riconosce con orgoglio come proprio valore la promozione del benessere della persona, della solidarietà sociale e dell’impegno nei confronti della diversa abilità o di situazioni di fragilità. L’evento vuole essere una festa per tutti, anche per i meno fortunati. Con questa atmosfera, la manifestazione suscita sempre curiosità e interesse tra la gente, che si sofferma ad osservare gli artigiani e gli artisti al lavoro, chiedendo spiegazioni sulle tecniche utilizzate e spesso apprezzando il risultato del processo creativo”. Ogni partecipante, che ancora oggi e domani sarà all’opera nelle caratteristiche vie di Cefalù, presenta altri suoi lavori nell’Ottagono di Santa Caterina dando così al visitatore la possibilità sia di immergersi nella magia dell’atelier che di soffermarsi sul prodotto finito, nella quiete espositiva della galleria. In mostra anche gli scatti di “Undici fotografi siciliani” ventidue fotografie in bianco e nero su storie e tempi di una Sicilia raccontata per immagini.
Di Massimiliano Reggiani – EmmeReports
Ricerche ed editing a cura di Monica Cerrito
Si ringrazia per le immagini il gruppo Undici Fotografi Siciliani