È tutto pronto per la prima edizione dell’Himera Art Festival che si terrà a Termini Imaerese da martedì 31 agosto a domenica 5 settembre 2021, e che per sei giorni porterà eventi gratuiti: spettacoli teatrali, intrattenimento musicale, presentazioni di libri, dibattiti, circo contemporaneo e attività per bambini su e giù per le vie e le piazze della città alle porte di Palermo.
L’obiettivo del Festival è quello di rivalutare il territorio esaltandone le grandi potenzialità turistiche e culturali. Un progetto fortemente voluto soprattutto dai giovani termitani che con l’associazione HimerAzione hanno trovato le risorse e hanno organizzato il Festival che ha ottenuto il patrocinio del comune. Un evento pensato per valorizzare e promuovere non solo il loro territorio ma volto anche a mettere in luce la grande storia di questa parte di Sicilia.
L’ambizione dell’Himera Art Festival è quella di trasformare la storia in spettacolo attraversando le varie epoche che hanno contribuito a formare l’attuale Termini Imerese dove si possono trovare resti di mura romane, e il parco archeologico, anche il medioevo ha lasciato la sua impronta sulla città con la giudecca, il quartiere ebraico. Una riflessione sulla storia per proiettarsi verso il futuro forti delle solide basi di bellezza estetica e commistioni tra culture di cui Termini Imerese è stata una culla.
Gli antichi greci, di cui Himera era una colonia, avevano quattro parole per indicare il tempo: χρόνος (chronos), καιρός (kairos), αἰών (Aion) e ἐνιαυτός (Eniautos). Tutte hanno una valenza quantitativa e sequenziale. Solo kairós ha una natura qualitativa. Kairós è consapevolezza del tempo, l’attimo che stiamo vivendo. Rappresenta l’arte e la bellezza che rendono il nostro tempo unico e importante.
Da questa riflessione il direttore artistico Piero Macaluso ha una visione su questa prima edizione: “La memoria del nostro passato è la nave che ci traghetterà verso il futuro e attraverso le emozioni della cultura rivivremo i tratti più distintivi del viaggio per capire dove stiamo andando. L’Himera Art Festival sarà anche occasione di riflettere sui linguaggi dello spettacolo e sul loro divenire. Il rapporto con il tempo non è solo un affare privato, l’intera società invecchia e con essa i suoi riti. Gli ultimi accadimenti non solo hanno accelerato la fine della forma novecentesca già in stato di decadenza, dunque quale sarà il futuro orizzonte di movimento, quali strutture linguistiche, quali forme? L’Himera Art Festival vuole contribuire al dibattito, cercare e sperimentare e per farlo occorre partire dal conosciuto, comprenderlo a fondo per finalmente progettare nuovi percorsi” spiega il direttore artistico.
Con un itinerario degli spettacoli circolare si partirà dal mare, la città bassa, da dove i nemici arrivarono per distruggere Himera. Con uno sguardo dall’alto si ritornerà, poi, al mare con il progetto del porto e della sua espansione con cui si racconta il nostro futuro: una scommessa di sviluppo eco-sostenibile tra turismo e industria.
“Sin dalle prime riunioni fatte dopo la nascita della nostra associazione abbiamo subito condiviso che non volevamo fare saltuariamente degli eventi, ma volevamo essere dei promotori di quelli che reputiamo essere i punti di forza di questa città e che per troppo tempo sono stati tenuti chiusi nel cassetto, vogliamo essere il volano culturale di Termini Imerese, per contribuire ad una crescita sostenibile della nostra città. Il primo passo della nostra associazione è stata la riqualifica del Giardino dell’Annunziata, il secondo è quello di creare degli eventi che si facciano conoscere in un mercato sempre più ampio, vorremmo portare l’attenzione della Regione Siciliana verso la nostra città” racconta Francesco Marramaldo, presidente dell’associazione Himera Azione, organizzatrice del Festival.
Martedì 31 agosto si partirà con il Festival alle 18.30 a Termini Bassa, dal Molo di Sottoflutto. Tutti gli spettacoli sono gratuiti con prenotazione al numero +39 380 697 1719 e con presentazione del green pass all’ingresso, tutto il programma dell’evento è consultabile a questo sito.
Tra gli artisti che si esibiranno ricordiamo il 4 settembre l’esibizione di Matteo Mancuso, giovane promessa siciliana, chitarrista poliedrico, spazia dalla chitarra classica, alla elettrica, sulla quale ha sviluppato una personale tecnica esecutiva interamente con le dita, che gli permette un linguaggio musicale molto originale. Nel 2020 Matteo fonda il suo nuovo trio con Stefano India al basso, e Giuseppe Bruno alla batteria, con cui propone anche suoi brani inediti.
Chiude la sei giorni di eventi il 5 settembre alle 21.30 Salvo Piparo con un cunto dedicato al mare con una narrazione della storica Himera e su Stesicoro personaggio importante, fu l’inventore della poesia corale, il vero nome era Tisia: Stesicoro è un soprannome che vuole dire ordinatore di cori, fu contemporaneo di Alceo e di Saffo. Degni di nota anche i Red One Duo che metteranno in scena uno spettacolo “Di pezza” di teatro, circo contemporaneo e acrobatica aerea, che unisce lo studio del gesto in coppia e la ricerca della semplicità nel movimento.
di Redazione – EmmeReports