L’Amap, attraverso un comunicato stampa, che – in merito alla criticità connessa alla presenza dell’alluminio nelle acque in uscita dal Serbatoio di Monte Grifone – “i valori, sebbene molto ridotti rispetto alle condizioni di inizio agosto, non sono rientrati al di sotto dei parametri previsti dalla normativa vigente per le acque pubbliche”.
Proseguono le difficoltà per i residenti dei quartieri Noce, Zisa, Calatafimi, Basile, Roccella, Belmonte Chiavelli e Bonagia, che non possono utilizzare l’acqua dei rubinetti per “il consumo umano”, ovvero per cucinare.
Tra i quartieri in difficoltà rientrava anche Uditore ma è uscito dalla lista la settimana scorsa quando ha cominciato ad essere alimentato con l’acqua del serbatoio Petrazzi.
L’AMAP ha fatto sapere che: “in collaborazione con l’Istituto Superiore di Sanità, sono in corso nuove e diverse modalità di potabilizzazione, svolte coinvolgendo tutto il personale operante in questo settore, cui sono state revocate le ferie per poter seguire al meglio e con tutte le risorse la problematica. Anche in considerazione della probabilità che future ondate di calore riproducano le condizioni ambientali che hanno determinato l’attuale criticità, l’azienda sta valutando una totale reingegnerizzazione dei processi di potabilizzazione, che escludano il ricorso ad agenti chimici contenenti alluminio. Tale soluzione potrebbe già essere messa in pratica in via sperimentale nei prossimi giorni”.
di Redazione – EmmeReports