La Polizia di Stato del Commissariato di Corleone ha denunciato per truffa aggravata ai danni dell’INPS una donna di 39 anni, abitante abusiva di un alloggio popolare in contrada San Marco.
La donna, originaria di un comune dell’hinterland palermitano, con vari precedenti penali, dopo la morte del convivente, anch’egli pregiudicato e abitante abusivo dello stesso alloggio popolare a Corleone, ha continuato per circa un anno ad utilizzare la scheda gialla di Poste italiane e ad incassare il Reddito di Cittadinanza del compagno, in aggiunta a quello di cui lei stessa era beneficiaria.
Gli agenti del Commissariato P.S. di Corleone, diretto dal vice-questore Filippo Li Volsi, in un primo momento hanno temuto che la donna potesse aver seppellito clandestinamente il compagno per non dichiararne la morte e continuare a fruire del suo sostegno economico, dato che anni fa a Corleone, un fatto simile era già accaduto.
I poliziotti hanno però accertato – con servizi investigativi mirati e particolari – che il compagno morto era stato regolarmente seppellito nel suo paese di origine, e che la donna si era impossessata della sua carta gialla, non comunicando all’INPS il decesso dell’intestatario.
In questo modo la 39enne ha continuato a percepire due redditi di cittadinanza, sino a quando la Polizia di Stato, ricostruita dettagliatamente l’intera vicenda, non le ha notificato la denuncia a piede libero per il reato di truffa aggravata ai danni dell’INPS.
Da segnalare che quando gli agenti, effettuata la notifica, si sono allontanati dagli alloggi popolari dove la donna è domiciliata, la stessa ha cominciato ad urlare ed ad inveire contro i vicini, accusandoli di averle fatto… “la spiata”.
di Redazione – EmmeReports