Brutto risveglio per otto abitanti del quartiere San Filippo Neri Zen 2, a seguito dell’operazione antidroga condotta dai Carabinieri della Stazione San Filippo Neri e coordinata dalla Procura della Repubblica di Palermo. Come abbiamo anticipato questa mattina, sono finiti agli arresti in carcere, quattro persone e, ai domiciliari, altrettante quattro, tutte accusate del reato di spaccio di droga.
“Gli arresti di questa mattina sono l’esito di un’indagine che è stata svolta sin dall’inizio del 2020, dalla Stazione di San Filippo Neri, sullo spaccio di sostanze stupefacenti” ha dichiarato il Capitano Simone Calabrò, Comandante Compagnia Carabinieri Palermo San Lorenzo.“L’importanza dell’operazione, ovviamente, è data, oltre che dalle risultanze investigative, soprattutto perché si affianca a l’opera di divulgazione della cultura della legalità, che i militari della Stazione di San Filippo Neri portano avanti di concerto con le associazioni e le realtà positive del territorio”.
L’indagine, svolta tra gennaio e aprile del 2020, nel pieno della crisi pandemica, è stata avviata a seguito di approfondimenti investigativi eseguiti nei confronti di alcuni dei soggetti, gravati dalla misura cautelare, che hanno permesso di ricostruire un consistente traffico di sostanze stupefacenti tra il quartiere ZEN 2 di Palermo e la Spagna.
“Ci sono voluti tre mesi di lavoro, l’attività è iniziata nei primi mesi del gennaio 2020 e terminata poco dopo l’inizio del lockdown, perché non potevamo andare materialmente in Spagna” ha spiegato a EmmeReports, il Luogotenente Davide De Novellis, Comandante del presidio dell’Arma dentro lo Zen 2. “La nostra attività è continuata sui pacchi acquistati nel periodo precedente il lockdown. L’operazione è stata condotta prevalentemente da militari della stazione San Filippo Neri, in quanto i soggetti erano a noi noti, perché già precedentemente interessati da attività di indagine o attività quotidiane di contrasto al traffico di sostanza stupefacente”.
I soggetti interessati alle ordinanze eseguite questa notte, erano tutti abitanti del quartiere Zen, che effettuavano un’attività di acquisto di droga in Spagna, dove si recavano con un volo aereo, per acquistare la sostanza stupefacente, che poi avrebbero potuto far arrivare in Italia tramite dei corrieri. Giunti a Barcellona, provvedevano, per mezzi di terzi soggetti lì dimoranti, ad organizzare e gestire la spedizione di pacchi postali, contenenti chili di sostanza stupefacente del tipo hashish e marjuana. Detti pacchi, indirizzati sempre a destinatari fittizi, una volta spediti, venivano recuperati dagli stessi indagati al loro rientro nel territorio palermitano.
“La nostra attività è stata quella di intercettare e di comprendere i tempi in cui loro si recavano presso il paese straniero, per poi cercare di intercettare, nell’arco del periodo in cui abbiamo fatto e perfezionato l’attività di indagine, i pacchi che partivano dalla Spagna e che facevano pervenire agli indirizzi e nominativi fittizi” ha continuato De Novellis. “Siamo riusciti ad intercettare la droga e collegarla alla loro attività di viaggio, che effettuavano periodicamente da Palermo verso Barcellona”.
I trafficanti palermitani chiamavano telefonicamente il corriere, per chiedergli dove e quando sarebbe stato consegnato il pacco, indirizzato a un determinato nome, che avevano precedentemente concordato con chi aveva inviato il pacco della Spagna.
“Un nuovo modus operandi per effettuare il traffico di sostanze stupefacenti all’interno della città di Palermo” ha spiegato il Comandante della Stazione San Filippo Neri. “Anche perché stiamo parlando di grandi quantità. Parliamo di un volume di affari di circa 650.000 euro. La droga arrivava a panetti da 100 grammi e veniva rivenduta, sia al dettaglio, a chi acquistava quotidianamente le dosi, sia all’ingrosso, ai pusher che, a loro volta, l’avrebbero rivenduta ad un prezzo maggiorato ai vari utenti e soggetti che acquistavano sostanza stupefacente nel quartiere. La droga veniva acquistata da presunti spacciatori spagnoli. I trafficanti dello Zen 2 si recavano a Barcellona, assaggiavano la droga, constatandone la qualità, pagavano e i contatti sul posto, provvedevano ad incartare e trasmettere i pacchi qui in Italia”
Contestualmente all’esecuzione delle misure restrittive sono state effettuate numerose perquisizioni a carico di altri soggetti indagati, con l’impiego complessivo di un centinaio di Carabinieri del Gruppo di Palermo, con unità cinofile, antiterrorismo e con un elicottero, per garantire la necessaria cornice di sicurezza delle operazioni.
L’attività di osservazione della Stazione Carabinieri San Filippo Neri aveva già permesso di arrestare sette persone in flagranza di reato di spaccio e di arrestare quattro spacciatori, oltre ad assicurare il sequestro di 1,1 kg. di marijuana, 3,5 kg. di hashish, quest’ultimo di differente marchio e qualità e di circa 22.000 euro complessivi, quale provento delle attività illecite riconducibili all’importazione e spaccio della droga.
Di Francesco Militello Mirto – EmmeReports