“Sono stato onorato e felice di essere stato al Comando della Squadra Navale proprio in questo periodo storico, riuscire ad assolvere tutte le missioni e operazioni programmate è stato sicuramente sinonimo di impegno e dedizione a dimostrazione di una Italia combattiva e resiliente” ha detto l’Ammiraglio di Squadra Paolo Treu che lascia l’incarico di Comandante in Capo della Squadra Navale, passando il timone all’Ammiraglio di Squadra Enrico Credendino.
Un giorno speciale per Treu che, dopo 40 anni di servizio, appende l’uniforme della Marina Militare nell’armadio, avendo raggiunto i limiti di età. Lo fa a bordo della Portaerei Cavour, ormeggiata nella Stazione Navale Mar Grande di Taranto. Una portaerei, unità per eccellenza dell’Aviazione Navale, nella quale inizia la sua brillante carriera l’Ammiraglio Treu che, dopo aver svolto il corso di pilotaggio presso l’US Navy, conseguendo il brevetto di pilota di aeroplano con il T-44 e di elicottero con l’UH-1, viene destinato a bordo delle navi, per essere impiegato come pilota di AB-212ASW. Nel 1990, col grado di Capitano di Corvetta, Treu effettua la transizione sugli aviogetti negli USA. Conseguita la “Carrier Qualification” sulla portaerei USS Lexington, con l’aereo T-2 ed ottenuto il brevetto di pilota di aviogetto con il velivolo A4, completa la transizione sul velivolo AV-8B Harrier II Plus, per essere poi assegnato al VMA-542 dei Marines americani. Tante le missioni operative a cui partecipa come pilota di AV-8B, dalla Somalia alla Ex Jugoslavia. Nel 2008 assume l’incarico di Capo del 6° Reparto Aeromobili dello Stato Maggiore della Marina e Comandante delle Forze Aeree.
La cerimonia ha avuto il suo culmine nella tradizionale formula del riconoscimento e della consegna della bandiera di guerra delle Forze Navali, un’ideale passaggio di testimone del cuore pulsante della Marina, uomini, navi, sommergibili e velivoli che il comando della Squadra coordina e guida secondo le direttive dello Stato Maggiore.
“Il comando della Squadra Navale ha in carico la cruciale gestione della funzione operativa e addestrativa della forza armata e l’approntamento operativo dello strumento aeronavale” ha dichiarato il sottosegretario di stato alla Difesa senatrice Stefania Pucciarelli “per assicurare la sicurezza degli spazi marittimi nazionali, ma anche la proiezione avanzata con funzioni di deterrenza attiva, monitoraggio, presenza, sorveglianza e prontezza d’intervento a tutela degli interessi nazionali quasi interamente dipendenti dalla dimensione marittima”.
Prima della cerimonia per l’Ammiraglio Credendino e al termine per l’Ammiraglio Treu, si è svolta una rassegna navale con gli equipaggi schierati sui ponti scoperti di alcune navi della Marina, un simbolico saluto alle dipendenze organiche di CINCNAV che si compone di circa 18.000 militari, 91 navi, 6 sommergibili, 75 aerei ed elicotteri e comandi importanti quali la brigata Marina San Marco, il centro telecomunicazioni e il C4s.
“Siamo stati sottoposti a tagli drammatici ma abbiamo cercato di operarli il più possibile lontano dalla Squadra Navale perché, per tutta la Difesa, è lo strumento più flessibile, versatile, efficace che può rischierarsi lontano, dove si originano le crisi e intervenire prima che arrivino a toccare le nostre coste” così il capo di stato maggiore della Marina Militare, Ammiraglio di Squadra Giuseppe Cavo Dragone.
Nel suo discorso di saluto l’ammiraglio Treu ha ripercorso un mandato ricco di sfide, durante il quale è stata affrontata l’emergenza del Covid-19, che ha messo a dura prova la prontezza dello strumento aeronavale. Grazie ad un accurato protocollo di contrasto alla pandemia, sviluppato in collaborazione con lo Stato Maggiore della Marina Militare, la Squadra navale ha onorato tutti gli impegni operativi programmati, in ambito sia nazionale che internazionale.
L’ammiraglio Credendino, nel prendere la parola, ha ringraziato i suoi predecessori, in particolare proprio l’Ammiraglio Treu ed ha continuato: “Ammirato dalle capacità dimostrate dal personale della Squadra Navale nell’ultimo anno e mezzo caratterizzato dalla pandemia che non ne ha fiaccato spirito, entusiasmo ed operatività. È da loro che voglio partire, ed è su loro che la Squadra navale fa pieno affidamento”.
Il compiti del Comando in Capo della Squadra Navale (CINCNAV), sono la difesa marittima del territorio nazionale e la protezione degli interessi nazionali al di là delle acque territoriali, la difesa marittima del territorio della NATO e dell’Unione Europea, la partecipazione alle operazioni nazionali e multinazionali per la gestione delle crisi e la sicurezza internazionale, Il contrasto ai traffici illeciti e la bonifica dei fondali marini da ordigni pericolosi per le attività sul fondo. Da CINCNAV dipendono tutte le articolazioni operative relative alle unità navali, ai sommergibili, alle forze aeree, alle forze anfibie e al C4S, oltre a quelle di supporto.
Di Francesco Militello Mirto – EmmeReports