“Sono passati 13 anni da quando sono state montate le prime porte e sono stati calciati i primi palloni, rivendicando la necessità e il diritto di stare insieme nella forma che abbiamo sempre portato avanti: lo sport come strumento per abbattere frontiere e costruire diritti. Torniamo dopo due anni in cui la pandemia ha stravolto il nostro stare insieme mentre assistiamo a un aumento dell’intolleranza e della violenza nelle nostre città, con episodi di razzismo e omofobia che dilagano sempre di più”.
A scriverlo è il Mediterraneo Antirazzista che quest’anno introduce nel sistema la Variante Antirazzista: “contagiamoci e contagiamo tutte e tutti, manteniamo alta la guardia e facciamo ancora dello sport una pratica contro l’odio e le sopraffazioni quotidiane. Le relazioni instaurate in questi anni ci ribadiscono l’importanza di dover tornare a costruire porte insieme alla comunità che si è sempre riversata per le strade e le piazze di questa città”.
“Esserci per stravolgere la narrazione, esserci per continuare a resistere. Ripartiamo da piazza Magione, un luogo che abbiamo difeso e trasformato insieme agli abitanti e alle abitanti del quartiere, alle associazioni e alla scuola, e in cui vogliamo ancora progettare e sognare” continuano gli organizzatori della manifestazione che vedrà il 2 e 3 luglio lo sport protagonista con tornei di calcetto, pallavolo, basket e cricket. Per i più piccoli si realizzeranno laboratori ludici, letture e spettacoli.
“Ripartiamo da piazza Magione per rivederci a settembre alla Struttura equestre dove si svolgeranno le 4 giornate che coinvolgono tutta la città e da ottobre riprenderemo a girare i quartieri in un percorso a tappe in cui diritti, sport e spazio pubblico saranno protagonisti” conclude Mediterraneo Antirazzista
di Antonio Melita – EmmeReports