“L’avevo scritto qualche giorno fa e così è stato: la mozione di sfiducia a Orlando, che con altri consiglieri ho firmato stamattina, è finalmente un elemento di chiarezza, che costringe tutti ad assumersi le proprie responsabilità di fronte ai palermitani. Serve anche a rendere chiaro chi è davvero opposizione e chi è la stampella di Orlando”.
A dirlo è la consigliera di Forza Italia, Marianna Caronia che risulta insieme a Francesco Scarpinato e Mimmo Russo di Fratelli d’Italia e Igor Gelarda della Lega tra i primi firmatari della mozione di sfiducia al sindaco Leoluca Orlando.
Perché la mozione venga calendarizzata servono 16 firme e 24 voti per potere passare: numeri elevati, considerato che il centrodestra a Palermo può contare su 12 consiglieri e che non tutti sono, al momento, dell’idea di fare passare come “martire” il primo cittadino del capoluogo siciliano.
“Ho agito secondo la mia coscienza. Ieri il sindaco ha chiaramente detto che non si dimetterà, che era la cosa che gli aveva chiesto il centrodestra. A questo punto la sfiducia è diventata un atto dovuto a Palermo e ai palermitani. Ci sono oltre 900 bare che mi hanno imposto di firmare; ci sono tonnellate di spazzatura per strada, centinaia di km di manto stradale abbandonati e i ponti da troppi anni privi di manutenzioni che mi hanno obbligato a farlo” ha affermato il capogruppo della Lega al Consiglio comunale, Igor Gelarda invitando i colleghi consiglieri “a fare l’unica scelta di amore e coerenza per Palermo: mandare a casa Orlando”.
Leoluca Orlando riesce anche a dividere il centrodestra palermitano e Marianna Caronia solleva la questione all’interno del proprio partito.
“Prendo atto che anche Forza Italia, vuole condannare la città ad essere governata da Orlando per un altro anno, a differenza di chi vuole mandare presto a casa questa Giunta per tutti i danni che ha arrecato e potrebbe continuare ad arrecare ai palermitani. Non mi stupisce, dopo che ormai da mesi Forza Italia, anche al massimo livello regionale e all’ARS, ha palesemente voltato le spalle a Palermo. A questo punto non posso che lasciare il partito e proseguire la battaglia per contribuire senza impedimenti a liberare la nostra città” ha affermato la Caronia che considera la scelta di non sfiduciare Leoluca Orlando un grave danno ai cittadini visto che “in un altro anno, potranno solo aggravarsi i problemi che egli stesso e la sua Amministrazione hanno causato e di cui si renderanno corresponsabili anche coloro che impediranno di mettere fine a questa terribile agonia, tenendo in sella questo Sindaco ancora un anno”.
Vedremo nei prossimi giorni cosa succederà all’interno di un centrodestra ancora non pronto ad andare a nuove elezioni e quanta forza avrà quella parte di consiglieri che al grido “o si è con Orlando o si è con Palermo” scalpita ritenendo da tempo finita l’esperienza dell’amministrazione comunale targata Leoluca Orlando.
di Antonio Melita – EmmeReports