“Esprimiamo la nostra piena solidarietà e la nostra vicinanza al ragazzo gay che è stato selvaggiamente picchiato mentre insieme al suo compagno era in visita nella nostra città e solo perché erano in atteggiamento affettuoso. Da donne conosciamo purtroppo bene che cosa significhi essere oggetto di dominio, insulti, discriminazioni, violenze di ogni tipo solo per il fatto di appartenere ad un sesso e di trasgredire le rigide prescrizioni eterosessuali imposte dal patriarcato”.
A scriverlo è UdiPalermo in riferimento all’aggressione nel centro di Palermo ai danni di una coppia che si teneva per mano.
“Deve fare riflettere lo stato di abbandono in cui versano in molte città italiane i/le ragazzi/e, soprattutto degli ambienti più svantaggiati, che evadono tra l’altro in troppi l’obbligo scolastico. Sempre più spesso ascoltiamo notizie di violenza gratuita che hanno per protagonisti bande di ragazzini e perfino di ragazzine. La scuola fa già molto per sradicare stereotipi e pregiudizi, generati da una cultura androcentrica, presenti in tutte le classi sociali e che tuttavia nell’ignoranza e nell’emarginazione prosperano senza limiti; sicuramente può e deve fare di più in direzione di un’educazione al rispetto della differenza di sesso e di tutte le differenze che bandisca qualsiasi forma di discriminazione e di violenza” continuano le donne dell’associazione composta dal Centro di Consulenza Legale e dalla Biblioteca delle Donne.
“La comunità LGBTQ chiede da anni una legge contro la omotransfobia. Non è più possibile aspettare né emanare una legge quale che sia. Ci sono tutte le possibilità, se davvero si vuole e non ci si arrocca ad oltranza sulle proprie posizioni, per promulgare in tempi veloci una buona legge. Basta sapersi e volersi ascoltare” concludono le attiviste di UdiPalermo.
di Redazione – EmmeReports