“L’aggressione verbale subita oggi dal fotografo Igor Petyx e dalla giornalista Rosaura Bonfardino, intenti a compiere il proprio lavoro davanti all’Oceania di Palermo, in piazzale Giotto, per il semplice fatto di non aver voluto cancellare alcune foto, è inaccettabile. Ai colleghi, che ogni giorno raccontano con scrupolo i fatti di cronaca a Palermo, esprimiamo la nostra solidarietà e chiediamo alle autorità competenti di individuare con celerità i responsabili di questo vile gesto che il sindacato unitario dei giornalisti condanna con fermezza. Non è tollerabile che ai cronisti venga impedito il sacrosanto esercizio del diritto-dovere di cronaca”.
Lo scrivono in una nota la segreteria regionale di Assostampa Sicilia, la segreteria della sezione di Palermo e il Gruppo cronisti siciliani in riferimento all’aggressione del fotogiornalista Igor Petyx che, mentre stava fotografando il locale dall’esterno, è stato minacciato da un uomo che si trovava davanti all’Oceania di piazzale Giotto a Palermo.
Il Comitato di redazione di Repubblica condanna con fermezza quanto accaduto a Palermo, dove il fotoreporter Igor Petyx è stato aggredito durante un servizio di cronaca. “Il Cdr chiede alle autorità competenti di individuare e punire gli aggressori ed esprime solidarietà al collega ricordando che niente e nessuno fermerà l’impegno di Repubblica e dei suoi cronisti nel lavoro di ricerca e racconto della verità” concludono dal Comitato di redazione di Repubblica.
Il Comitato di redazione di Citynews condanna senza mezzi termini quanto accaduto alla giornalista Rosaura Bonfardino, videomaker di PalermoToday, vittima assieme al marito, il fotoreporter di Repubblica Igor Petyx, di un’aggressione verbale e di ripetuti spintoni durante un servizio di cronaca. “Nell’esprimere solidarietà ai due colleghi, il Cdr di Citynews chiede d’individuare e punire gli aggressori. Impedire ai giornalisti l’esercizio del diritto-dovere di cronaca è un fatto grave, che non può essere tollerato.
A prendere di mira i due cronisti sono stati due uomini, che hanno provato ad impedire scatti e riprese all’ex Oceania, ristorante-pizzeria di via Giotto a Palermo, balzato oggi alla ribalta della cronaca in seguito alla notizia dell’arresto dell’ex titolare, Simone Li Muli (68 anni), finito ai domiciliari per tentata estorsione e turbativa d’asta”.
di Redazione – EmmeReports