Ormai la lotta al Covid-19 non conosce tregua, perché il nemico invisibile contro cui stiamo combattendo, è subdolo e non ha intenzione di arrendersi, come non si arrendono neanche i nostri medici e tutto il personale sanitario che, da più di un anno, sono in prima linea con camici bianchi, guanti e mascherine ormai incollate al viso.
Questa mattina è partita la vaccinazione degli studenti siciliani, all’ultimo anno del loro percorso scolastico. Con entusiasmo e senza preoccuparsi del tipo di vaccino anti-Covid che avrebbero fatto, si sono presentati alle 09, presso l’Hub della Fiera del Mediterraneo, per ricevere la loro prima dose di farmaco e buttare alle spalle l’anno più strano e brutto della loro giovane vita. Il primo a presentarsi con i moduli ai banchi dell’anamnesi è stato Giuseppe D’Agostino, 18 anni, al quinto anno del Liceo Scientifico Ernesto Basile. “Siamo gasatissimi”, ha detto Morena Ardito, studentessa dell’Istituto Regina Margherita. La maggior parte dei maturandi ha ricevuto il siero Johnson & Johnson, alcuni AstraZeneca. “Ho saputo che è molto efficace anche contro la variante indiana, perciò mi sono sentito più sicuro”, ha affermato la 18enne Walter Mangogna. “Spero di essere di esempio per i miei coetanei. Voglio andare a mare, senza mascherina e viaggiare tranquillamente” ha dichiarato Cristina Sclafani. “Vaccinatevi, fatelo per voi, per i vostri cari e, soprattutto, per il pianeta, perché se ci vacciniamo tutti, debelleremo questo virus” ha affermato Gabriele Caruso, studente con più di 13000 followers su Instagram. “Credo che l’esempio debba venire da noi giovani, abbiamo subito sfruttato l’opportunità di poterci vaccinare. E’ giusto che tutti lo facciano per uscire fuori prima possibile dalla pandemia”.
“È un’emozione avere qui tutti questi ragazzi oggi” ha dichiarato il commissario Covid di Palermo Renato Costa. “Portano qui la loro felicità di vaccinarsi, lo fanno con gioia, perché sanno che è un ritorno alla vita. Non preferiscono un vaccino all’altro, anche se tendenzialmente ha più successo il Johnson per il suo essere monodose. Non hanno nessuna paura, solo entusiasmo. È bello vedere come questi giovani comprendano a pieno l’importanza della campagna vaccinale, hanno capito che più siamo, prima ne usciamo”.
Questa mattina è stato inaugurato il nuovo Hub Vaccinale presso il centro commerciale La Torre di Borgo Nuovo, realizzato dall’ASP di Palermo e dalla Protezione Civile Regionale.
“L’Hub del centro commerciale La Torre rappresenta un’altra porta aperta alla somministrazione del vaccino anti-Covid e un’altra opportunità per consentire alle persone di riprendere una vita normale” ha dichiarato Daniela Faraoni, Direttore Generale dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Palermo. “E’ una speranza che, sicuramente, può diventare una certezza se riusciamo a coniugare le nostre esigenze di vita con la sensibilità nei confronti di un’attività di prevenzione fondamentale. Il vaccino è sicurezza”.
Percorsi differenziati di entrata ed uscita, aria condizionata, sanificazione continua ed ampio parcheggio esterno: sono alcune delle caratteristiche del primo Hub vaccinale realizzato a Palermo in un centro commerciale. La struttura, realizzata in pochissimi giorni dalla Protezione Civile Regionale, è dotata di dieci poltrone vaccinali, ventidue per l’anamnesi e quattro per il rilascio delle certificazioni. E’ aperto tutti giorni dalle ore 9 alle 19. A regime garantirà oltre mille vaccinazioni. Per ogni turno di lavoro, sono in servizio 50 operatori tra medici, farmacisti, infermieri ed amministrativi. Il responsabile del nuovo Hub vaccinale La Torre è Francesco Cascio.
“La possibilità di fare il vaccino anti-Covid presso un centro commerciale è una straordinaria novità” ha dichiarato il vice sindaco di Palermo Fabio Giambrone. “I vaccini sono l’unica speranza che abbiamo per combattere questa pandemia e cresce anche la voglia di vaccinarsi in città, il fatto di poterlo fare qui, coniuga la necessità di incrementare le somministrazioni e il bisogno di normalità”.
Presente alle prime somministrazioni dei vaccini nel nuovo Hub di Borgo Nuovo, l’assessore regionale Territorio e Ambiente Totò Cordaro. “Oggi si realizza un altro intervento di grande rilevanza strategica nella campagna vaccinale con la creazione di una rete capillare sempre più presente sul territorio in grado di assicurare ai siciliani l’accesso facile e agevole al vaccino” ha detto l’assessore Cordaro. “La vaccinazione rappresenta l’obiettivo prioritario del governo Musumeci, sia da un punto di vista sanitario, per garantire l’immunizzazione dei siciliani, sia sotto il profilo sociale ed economico per tornare alla normalità e riacquistare tutti il sorriso abbassando la mascherina”.
Molto soddisfatto anche il Dottor Renato Costa: “L’idea di mettere assieme un centro commerciale e un centro vaccinale, mi pare assolutamente vincente. Evita il problema dell’attesa delle persone, le quali, possono farsi un giro per i negozi e poi essere chiamate con un sms”.
Nel pomeriggio è proseguita la campagna vaccinale dei senza dimora a Villa Zito, che, in attesa di riaprire al pubblico, ha trasformato alcune sale della pinacoteca in un centro vaccinale dedicato a chi vive per strada e ha più di 60 anni.
“La diminuzione dei contagi e la risposta alla campagna vaccinale mostrano quanto sia importante che ognuno faccia la propria parte nella lotta alla pandemia e quanto sia fondamentale non lasciare indietro nessuno” ha affermato il presidente di Fondazione Sicilia, Raffaele Bonsignore. “Nel corso di questo periodo così difficile, Fondazione Sicilia si è fatta promotrice di campagne mirate al contrasto al virus, ma anche al supporto alle famiglie e agli studenti più in difficoltà. Il vaccino ai senzatetto a Villa Zito è un tassello fondamentale per la rinascita di tutta la comunità”.
“Villa Zito è una cornice straordinaria. A nessuno dovrebbe mai essere preclusa la bellezza e lo stesso vale per i vaccini, nessuno dovrebbe mai restare al di fuori delle più basilari esigenze sanitarie” ha dichiarato Renato Costa. “Prendersi cura delle persone significa anche andare loro incontro. Farlo in una sede magnifica come quella della Fondazione Sicilia diventa un omaggio a chi ha molto sofferto e si sente abbandonato. Non necessariamente si dev’essere tagliati fuori da ogni circuito culturale o sanitario solo perché si vive in condizioni di povertà o marginalità sociale. L’imperativo per noi resta vaccinare tutti, nessuno escluso”.
Di Francesco Militello Mirto – EmmeReports