I finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Palermo hanno dato esecuzione ad un provvedimento con cui il GIP del Tribunale di Termini Imerese ha disposto il sequestro preventivo di disponibilità finanziarie, beni mobili e immobili, per un valore di 6,4 milioni di euro, pari all’IVA ed alle imposte sui redditi evase dagli indagati mediante l’emissione di fatture per operazioni inesistenti a spese dell’Unione Europea.
L’operazione Gulash della Guardia di Finanza è legata a un’altra inchiesta, che nel marzo dello scorso anno portò all’esecuzione di 24 misure cautelari per le ipotesi di reato, tra le altre, di associazione a delinquere e truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche in relazione all’indebita percezione di finanziamenti erogati dall’Unione Europea e dalla Regione Siciliana nell’ambito dei Programmi di Sviluppo Rurale per un valore di oltre 15 milioni.
Nei mesi successivi, la Procura della Repubblica di Termini Imerese ha chiesto anche il sequestro dei vantaggi patrimoniali conseguiti attraverso l’utilizzo di quelle false fatturazioni.
Secondo le indagini, il ricorso a fatture false era un’abitudine da parte del sistema messo in piedi dai fratelli Giovanni Salvatore e Francesco Di Liberto, imprenditori di Belmonte Mezzagno, che documentavano costi non sostenuti in tutto o in parte per la realizzazione di programmi di investimento (ammodernamento aziende agricole, realizzazione di un mattatoio e di un complesso agro-industriale) per ottenere i contributi pubblici, ma anche vantaggi fiscali.
di Redazione – EmmeReports