Palermo la puoi odiare o amare alla follia. Sono tanti gli aspetti negativi di questa città, che non staremo qui ad elencare, ma sono altrettanto tanti quelli positivi, che ti dicono, ti pregano di non andare via, di non abbandonarla, come la solidarietà e la voglia di cambiamento che parte dal basso, come quelle di tante associazioni che organizzano iniziative per i quartieri.
“Se ognuno fa qualcosa, allora si può fare molto” diceva Padre Pino Puglisi. E questa mattina, armati di guanti e pennello, i volontari dell’associazione Retake, insieme ai cittadini del quartiere Cep e ai ragazzi della Curva Nord 12, hanno fatto qualcosa, ridipingere le ringhiere dell’Asilo Nido Peter Pan, incendiato quest’inverno.
“Dopo che il Comune di Palermo ha messo in sicurezza la struttura, dopo che nel gennaio scorso i soliti ignoti hanno dato fuoco all’asilo nido Peter Pan, siamo oggi qui, per recuperare e ricolorare di tutti i colori del mondo la cancellata esterna” ha dichiarato un soddisfatto Marco D’Amico, presidente di Retake Palermo. “Oggi siamo una cinquantina di persone, ma quello che è importante è che abbiamo fatto rete con i bambini e le bambine che vengono in questa scuola, con le loro maestre e maestri, ma soprattutto con i residenti del quartiere e le associazioni del quartiere. Stiamo facendo un lavoro che andava fatto perché per chiudere questa ferita, che il quartiere ha subito qualche mese fa”.
Come ha spiegato il Sindaco Leoluca Orlando a EmmeReports, quella di oggi non era un’inaugurazione, ma soltanto una verifica sui lavori in corso, che devono essere ancora completati “Faremo un’inaugurazione ufficiale dove inviteremo tutti, perché sono tanti coloro che hanno donato giocattoli e arredamento, è stata una straordinaria gara di cittadinanza attiva” ha dichiarato il Sindaco. “Esprimo vivo apprezzamento a Retake, questa associazione di volontariato, che ha confermato l’impegno di tutta la città, per la riapertura del Peter Pan”.
“Colorare, dipingere tutti insieme, in una dimensione collettiva, soprattutto per i bambini e le bambine di questo nido, ha un significato simbolico importantissimo, significa rafforzare il legame, con questo che è un servizio pubblico, che tornerà ad accoglierli e soprattutto per noi adulti e per le Istituzioni che hanno partecipato a questo gesto simbolico, significa rafforzare il legame con il Cep, sentirsi più vicini, fare parte di una comunità, anche attraverso un gesto simbolico, come quello della pittura di una cancellata, che vorremmo non esistesse perché questo è un giardino del quartiere” ha dichiarato l’Assessore alla Scuola, Giovanna Marano.
Presenti all’iniziativa promossa da Retake, il Comandante del Comando Provinciale Carabinieri di Palermo, Colonnello Artuto Guarino, il Comandante Provinciale Guardia di Finanza di Palermo, Generale di Brigata Antonio Nicola Quintavalle Cecere e il Prefetto di Palermo, Giuseppe Forlani.
“Siamo qua, anche se alla fine i danni sono stati veramente significativi, ma il Peter Pan potrà riaprire presso, con uno spazio dove poter riportare i bambini” ha affermato il Prefetto “L’iniziativa di Retake è un invito a tanti altri. Ci sono associazioni che si danno da fare tutto l’anno, ma ci sono dei momenti in cui ognuno viene chiamato a dare un contributo, le Istituzioni devono sempre dare il massimo, però ci sono dei momenti come questi, in cui anche per ciascuno suona la campana e oggi questi ragazzi sono qui, che stanno tinteggiando le ringhiere. Bisogna mantenere questo incontro dai più piccoli, ai più grandi, ampliare la rete di partecipazione, che già anche in questo quartiere si registra” .
“Da gennaio, anche dopo il grave episodio del Peter Pan, sono partiti questi interventi di Alto Impatto, in cui le forze di polizia sono molto più presenti in modo continuativo nei quartieri, perché le cose vanno insieme, da una parte il mantenimento e l’affermazione della legalità e dall’altra il miglioramento delle condizioni di vita, il decoro. Non sono condizioni diverse, la legalità passa anche attraverso quello della cultura, che passa anche attraverso la riappropriazione degli spazi” ha spiegato Forlani. “Noi non vogliamo che ci siano gli spacciatori per la strada, che non ci siano le piazze dello spaccio, così come non vogliamo che ci siano gli accumuli di ingombranti, che deturpano le nostre scuole e i luoghi pubblici. Ecco questo è quello che dobbiamo fare. Forse su questo ci dobbiamo impegnare ancora di più, perché la rimozione di questi fattori sono molto culturali. Non bisogna assolutamente demordere era, è una cosa che dobbiamo fare”.
Di Francesco Militello Mirto – EmmeReports