Maurizio Avola, il pentito più importante del clan catanese dei Santapaola, durante la trasmissione andata in onda ieri su La 7 “Mafia. La ricerca della verità” ha rivelato di avere partecipato alla strage di via D’Amelio del 19 luglio 1992, ma secondo i PM di Caltanissetta avrebbe detto il falso.
La Procura di Caltanissetta che, con un lavoro accurato di anni, ha smascherato il clamoroso depistaggio delle indagini sull’attentato, per mano del procuratore aggiunto Gabriele Paci ha dichiarato, in una nota stampa, che l’ex collaboratore di giustizia Avola si trovava con il “braccio ingessato” a Catania nella mattinata precedente quella della strage e cioè nello stesso momento in cui – secondo quanto dichiarato dal mafioso in TV – lui si sarebbe invece trovato a Palermo all’interno di una abitazione in via Villasevaglios intento ad “imbottire” di esplosivo la Fiat 126 utilizzata come autobomba.
La partecipazione del mafioso catanese alla fase esecutiva della strage di Via D’Amelio, unitamente a Giuseppe Graviano, Matteo Messina Denaro, Aldo Ercolano ed altri è stata riferita per la prima volta da Avola nel corso di un interrogatorio lo scorso anno alla Dda di Caltanissetta, a distanza di oltre venticinque anni dall’inizio della sua collaborazione con l’autorità giudiziaria.
“I conseguenti accertamenti disposti finalizzati a vagliare l’attendibilità di dichiarazioni riguardanti una vicenda ancora oggi contrassegnata da misteri e zone grigie, non hanno allo stato trovato alcuna forma di positivo riscontro che ne confermasse la veridicità” continua la nota della Procura di Caltanissetta che non lesina di manifestare “stupore” nell’atteggiamento di Maurizio Avola che “anziché mantenere il doveroso riserbo su quanto rivelato a questo ufficio, abbia preferito far trapelare il suo asserito protagonismo nella strage di Via D’Amelio, oltre a quello di Messina Denaro, Graviano ed altri, attraverso interviste e la pubblicazione di un libro”.
Chissà allora dove era Maurizio Avola il 19 luglio 1992? E, soprattutto, chi e perché gli (lui che in altre occasioni aveva detto di non c’entrare nulla con quella strage) ha dato ordine di uscire allo scoperto adesso?
di Antonio Melita – EmmeReports