Rossella La Paglia è una giovane mamma di due figli, una delle più conosciute Weddings Planner di Palermo. Da ormai più di un anno non lavora, a causa dell’emergenza sanitaria, che ha portato tante coppie di giovani a disdire o rimandare a data da destinarsi, i loro matrimoni. Lei, come tanti suoi colleghi del settore, hanno protestato, oggi, a piazza Indipendenza, davanti la sede della presidenza della Regione Siciliana.
“Il settore dei matrimoni è veramente in sofferenza, soprattutto perché viviamo in una situazione di assoluta incertezza, non abbiamo risposte, non abbiamo alcun tipo di sicurezza su date presunte in cui potremmo ricominciare ad aprire questa benedetta stagione e, soprattutto, non abbiamo un protocollo, malgrado abbiamo fatto diverse presentazioni in tal senso, che ci garantisca l’apertura in piena sicurezza” ha dichiarato la Weddings Planer “Chiediamo di poter ripartire, adottando determinati protocolli, che ci consentano di dare una sicurezza anche alle coppie, che stanno aspettando delle risposte”.
“Le coppie, in questo momento, non hanno possibilità di programmare, di inviare le partecipazioni, di organizzare il tutto, perché sono assaliti da questa totale incertezza” ha spiegato Rossella, che ha spiegato che l’anno scorso sono saltati il 40% dei matrimoni, che sono stati riproposti per quest’anno, ma senza alcuna conferma.
“Noi lavoriamo con una programmazione, che normalmente è di 12 mesi, anche di 18 mesi, quindi programmare è per noi fondamentale. Chiediamo anche un incremento del fondo previsto dal decreto sostegni” ha dichiarato Maria Ponte delegata capodelegazione FEDERMEP della regione Sicilia.
\\“Siamo sfiancati da questi mesi di aperture e chiusure, soprattutto non abbiamo certezze per il futuro” ha affermato Marcello Proietto di Silvestro, presidente di Ristoworld Italy, associazione di cucina, turismo e valorizzazione del Made in Italy.
“Chiediamo una riapertura certa, che ci dia la possibilità di tranquillizzare i nostri sposi, che hanno trasformato il giorno loro più bello in un incubo, chiediamo anche di non avere la chiusura serale e il coprifuoco, di poter aprire all’interno dei locali per cena e avere gli sgravi fiscali, che chiediamo da sempre”.
Il presidente di Ristoworld Italy ha spiegato a EmmeReports che questa situazione, ha comportato un aumento delle spese e la perdita dell’80% del fatturato per chi si occupa di eventi e matrimoni.
“Il settore Weddings è un pilastro strategico della ristorazione e desideriamo che venga recepito come tale dalle Istituzioni” ha evidenziato Di Silvestro, aggiungendo che sarebbe opportuno che delle persone esperte del settore, supportassero i politici che devono prendere delle decisioni.
“La stagione che in corso è una fotocopia di quella precedente. Molte aziende non riapriranno, molti lavoratori resteranno” ha detto Di Silvestro “Chi soffre in questo momento non sono solamente i ristoratori, ma anche tutto l’indotto, come i fotografi, chi affitta le auto da cerimonie, gli animatori, i fiorai e tutti i servizi che gravitano intorno alla macro e micro banchettistica, quindi dalla prima comunione alle nozze. Questo è un settore nevralgico, il turismo e la ristorazione rappresentano la corazzata dell’Italia e, in questo momento, sta affondando”.
Di Francesco Militello Mirto – EmmeReports