E’ iniziata ieri mattina, con il briefing condotto dal Commissario Daniela Passafiume, l’operazione Alto Impatto della Polizia di Stato nei quartieri Brancaccio e Sperone del capoluogo siciliano.
Ricordiamo che a partire dai primi giorni del nuovo anno, una volta avviate le sperimentazioni del servizio straordinario di controllo del territorio “Alto Impatto” nel quartiere San Giovanni Apostolo, su disposizione del Questore Leopoldo Laricchia è stata pianificata un’estensione del perimetro dell’operazione replicata nelle zone ad alta intensità criminale di Palermo.
Sotto il coordinamento del Commissariato di P.S. “Brancaccio”, personale di Polizia, Guardia di Finanza e uomini del Dipartimento di Prevenzione Veterinario e di Igiene e Sanità Pubblica, di Enel Energia hanno condotto in sinergia alcuni interventi di prevenzione e contrasto di illeciti.
EmmeReports ha seguito un primo intervento, che ha visto in azione agenti della Polizia di Stato, della Polizia Provinciale e operatori Enel Energia, e che ha interessato l’ispezione di alcuni locali nel quartiere Brancaccio, tra cui una officina.
Le verifiche hanno portato alla scoperta di alcuni mezzi e pezzi di ricambio di cui il titolare non ha saputo fornire esatta provenienza. Da segnalare l’intervento degli agenti di Polizia che, con intuito, hanno scovato nel sottotetto in lamiera dell’officina un quantitativo di pezzi di ricambio e alcuni sotto sella di dubbia provenienza. L’officina al termine dei controlli è stata sottoposta a sequestro.
Alla presenza del Commissario Daniela Passafiume si è poi proceduto all’ispezione dei locali attigui all’officina dove la Polizia Provinciale ha contestato la presenza di un forno per la verniciatura di automobili, in possibile stato di funzionamento, nonostante quanto diversamente sostenuto dal proprietario.
L’attività di contrasto di illeciti è proseguita con il controllo di un grosso market della zona dove gli agenti di Polizia sono stati supportati nel loro intervento dal personale ASP del Dipartimento Igiene e Salute e di Prevenzione Veterinario.
Il controllo ha portato alla luce alcune irregolarità riguardanti, tra le altre, l’etichettatura di alcune bottiglie di vino poste in vendita che sono state alla fine sequestrate.
Allo Sperone il personale di Polizia ha ispezionato alcuni siti, preventivamente individuati come luoghi di aggregazione di pregiudicati, in via Di Vittorio. Nelle adiacenze di un bar di zona in un motorino, apparentemente abbandonato, sono state rinvenute buste di cellophane contenenti 100 dosi di hashish.
Altre 340 ne sono state fiutate da “King”, l’infallibile cane antidroga della Questura, nell’erba di una vicina aiuola, portando a 250 grammi complessivi il peso dello stupefacente sequestrato.
Analoga operazione si è svolta in via padre Francesco Spoto, dove gli agenti hanno sorpreso quattro giovani a bivaccare su strada, un’area che tradizionalmente ha fatto da sfondo ad operazioni di spaccio. Ad insospettire i poliziotti anche la resistenza di due di quei quattro giovani ad abbandonare quelle sedie su cui avrebbero voluto restare seduti anche durante le fasi di identificazione. Le unità cinofile hanno fiutato stupefacente proprio in prossimità delle imbottiture di quelle sedie dove, in effetti, sono stati recuperati 3 grammi di marijuana. All’interno di un contenitore di plastica nelle adiacenze sono state poi recuperate 15 dosi di cocaina e 35 di crack, per un peso di 13 grammi circa. Addosso ad uno dei quattro giovani è stata rinvenuta e sequestrata la somma di quasi 500,00 euro. Due dei quattro giovani che hanno ammesso la responsabilità della detenzione dello stupefacente rinvenuto, sono stati arrestati.
Noi di EmmeReports abbiamo potuto constatare direttamente il gran lavoro svolto dalle unità cinofile della Polizia di Stato che grazie al fiuto di “King” e di “Asko” hanno individuato in pochi attimi assuntori di sostanza stupefacente allo Sperone di Palermo.
Mirate ed accurate perquisizioni effettuate nei domicili di pregiudicati ed arrestati domiciliari, in due circostanze, hanno poi coinciso con lo smantellamento di veri e propri covi di spaccio per lo Sperone, con arresti e sequestri.
di Antonio Melita e Francesco Militello Mirto – EmmeReports