Fratel Biagio Conte ha deciso, nei giorni scorsi, di digiunare e pregare perché possa terminare un periodo veramente difficile condizionato dal Coronavirus, ma anche da tante emergenze sociali ed economiche.
“Non solo io noto che questo sia un momento estremamente difficile e quindi mi sono detto che non era più sufficiente pensare solo alla Missione Speranza e Carità” esordisce il missionario che a Palermo, attraverso la Missione Speranza e Carità, aiuta i senza tetto e gli emarginati di Palermo.
E’ un Biagio Conte che vede in questo momento una società palermitana preoccupata e scoraggiata e quindi ha deciso che occorreva fare qualcosa ed ha sentito nel suo cuore di andare incontro alla gente e di farlo direttamente nella sua città.
“Di solito mi ritiro nelle grotte o in cammino pellegrino, ma questa volta ho sentito di dover venire qui in un posto come la Cattedrale che rappresenta la città, la sua Storia e, soprattutto, la casa di Dio. Ho sentito di dover condividere con la Chiesa, le Istituzioni, le famiglie e tutti i palermitani la mia penitenza” chiarisce Biagio Conte.
Il suo digiuno e le sue preghiere sono rivolte a tutte le coscienze e, come da lui affermato, cercano di “toccare quei cuori duri o scoraggiati, per dire la Speranza c’è!”.
Il luogo da lui scelto non è casuale dato che all’interno della Cattedrale di Palermo è presente Santa Rosalia che quando è stata invocata con le preghiere riuscì, con l’aiuto di Dio, a liberare Palermo dalla peste.
“Allora se noi tutti ci riuniamo per pregare riusciremo a liberarci dal virus” continua Fratel Biagio Conte che non dimentica i senza tetto e che dorme in un giaciglio per terra proprio per condividere la stessa quotidiana esperienza.
“Sono vicino ai migranti perché non è più possibile creare distanze e muri, siamo già costretti a stare lontani per colpa del virus. E’ arrivato il momento di capire che siamo tutti fratelli e che siano stati nel tempo anche migranti noi italiani” afferma Biagio Conte che ci svela di essere stato piacevolmente colpita dalla figura della giovane Greta che ha richiamato a gran voce, insieme ad altri giovani, il rispetto e la difesa per l’ambiente.
Tra gli otto punti messi per iscritto dal missionario è presente anche Internet.
“Occorre stare attenti ad internet, non sono contro la tecnologia, ma occorre prendere esempio dal giovane Carlo Acutis che è un esempio di un utilizzo giusto e prudente di internet” continua Biagio Conte che esorta a non lasciarsi prendere dallo sconforto ma che invece con l’aiuto di tutti si può riuscire a costruire un mondo veramente migliore.
Infine non dimentica di citare il Beato Pino Puglisi che riposa in Cattedrale e che è riuscito ad allontanare i giovani dall’insidie della strada e della criminalità.
“Ho tanto a cuore Beato Pino Puglisi che è morto per i giovani. Per questo sto invocando il suo aiuto per strappare i giovani da tutte le insidie di questi tempi” conclude Biagio Conte ringraziando l’Arcivescovo Lorefice per la sua vicinanza, la Protezione Civile, la Croce Rossa e le forze dell’ordine per il loro impegno nel contrastare l’emergenza pandemica.
“Nelle mie preghiere inserisco tutti, buon cammino e buona missione. Pace e Speranza” da Biagio Conte.
di Antonio Melita – EmmeReports