Nell’ambito dell’Operazione “Dirty Cars” condotta dai Carabinieri di Misilmeri – a cui in parte si è unita la Squadra Mobile – per 16 persone sono state emesse una ordinanza di custodia cautelare per i reati di furto, riciclaggio e truffa alle assicurazioni.
Per tre di loro sono scattati gli arresti domiciliari, sette sono stati sottoposti all’obbligo di dimora e sei all’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria come disposto dal giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Palermo, su richiesta della locale Procura.
Il sistema criminale scoperto tra Palermo e Villabate era stato messo a punto dall’aprile del 2017 quando un gruppo di persone riciclava auto che venivano rubate nella provincia di Napoli e successivamente rinvenute a Palermo con conseguenti lauti guadagni.
I destinatari del provvedimento acquistavano auto di lusso (soprattutto Ferrari, Porsche, Range Rover e Audi), le intestavano ad altri soggetti e, dopo averle assicurate, anche con l’utilizzo di sistema satellitare per sviare i sospetti delle compagnie assicurative, ne simulavano il furto, che veniva regolarmente denunciato alle forze dell’ordine e alle compagnie assicuratrici per la riscossione del risarcimento.
In una seconda fase, gli indagati simulavano il ritrovamento delle auto e le immatricolavano ex novo con targhe e documenti di circolazione nuovi. Infine le rivendevano attraverso concessionarie compiacenti.
Tra i destinatari della misura cautelare figurano anche un dipendente della Polizia di Stato e uno dell’Arma dei Carabinieri, i cui provvedimenti sono stati eseguiti dai rispettivi colleghi.
di Redazione – EmmeReports