Questa mattina, un’operazione della Guardia di Finanza di Palermo ha portato agli arresti domiciliari due imprenditori palermitani e proceduto al sequestro di beni e denaro per circa 650 mila euro, nonché dell’intero capitale sociale e relativi beni aziendali di tre società per un valore di circa 1 milione e 700 mila euro.
L’Operazione “Clean Up” ha preso di mira i fratelli Vincenzo e Liborio Abbate, imprenditori attivi nel settore delle pulizie generali di edifici ai quali vengono contestati, a vario titolo, i reati di bancarotta fraudolenta, omesso versamento di IVA e sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte.
Le indagini svelato un complesso ed articolato sistema di società, pensato e realizzato da un’unica regia riconducibile agli indagati, nell’ambito del quale le persone coinvolte erano una la continuazione aziendale dell’altra, con analogo oggetto sociale, soci e coincidenza di sedi operative ed assetsaziendali.
Gli indagati, secondo uno schema illecito reiterato nel tempo, hanno svuotato e poi messo in stato di insolvenza l’impresa originaria sorta nel 1986, mediante la creazione di una rete di società, formalmente controllate dalla prima e soggette ad una direzione unitaria da parte dei fratelli imprenditori, alle quali sono stati ceduti beni societari e rami d’azienda.
L’operazione delle fiamme gialle ha portato anche ad indagare la madre degli imprenditori, posta formalmente, dal 2016, a capo della società poi fallita.
Di Redazione – EmmeReports