Nel corso del weekend gli agenti del Nucleo Controllo Attività Economiche e Produttive della Polizia Municipale, hanno effettuato numerosi controlli sia nei contesti della movida che in altre attività, comminando sanzioni per complessivi 48.700 euro .
Tre attività di somministrazione, prive di denominazione di insegna, rispettivamente in via Giuseppe Piazzi, via Maqueda e via Calderai sono state sottoposte a sequestro cautelare amministrativo perché sprovviste della prescritta SCIA, autorizzazione per la somministrazione di alimenti e bevande, della registrazione sanitaria, dell’autorizzazione per la vendita al dettaglio di prodotti alimentari, del Piano di autocontrollo HACCP e dell’ attestato di alimentarista.
A tutti e tre i commercianti sono state imposte sanzioni per un importo complessivo pari a circa 14.500 euro ciascuno.
In via Piazzi era in corso attività di somministrazione di alimenti e bevande al banco con sette avventori presenti all’interno, dediti alla consumazione di alimenti, bevande alcoliche e superalcoliche.
Il gestore è stato anche sanzionato per non avere chiuso e gli avventori sono stati identificati e sanzionati per inosservanza del divieto del coprifuoco, senza giustificato motivo, con verbale di 400 euro ciascuno e del divieto di assembramento, con ulteriore verbale, anch’esso di 400 euro ciascuno.
I pubblici esercizi di via Maqueda e via Calderai non ottemperavano all’obbligo di esporre all’ingresso del locale un cartello che riportasse il numero massimo di persone ammesse contemporaneamente all’interno e, per questo, sono stati sanzionati per inottemperanza alle misure di contrasto dell’epidemia da Covid19.
L’esercizio di via Calderai, inoltre, è stato sottoposto a sequestro penale per gravi ed evidenti carenze igienico-sanitarie ed il cattivo stato di conservazione degli alimenti.
Infine, gli agenti hanno verificato la violazione dei sigilli di un locale di via Mendola, già sottoposto a sequestro cautelare amministrativo nello scorso mese di dicembre.
Durante l’ispezione, è stato accertato che all’ingresso, i sigilli erano mancanti, infranti e danneggiati.
Il titolare è stato indagato anche per danneggiamento di cose sottoposte a sequestro e per avere asportato arbitrariamente tutte le derrate alimentari detenute all’interno dell’immobile.
Di Redazione – EmmeReports