Apriamo con Florinda Cerrito una serie di incontri sulle arti visive, lasciando che sia l’autore a guidarci nella propria creatività. Le opere della Cerrito sono dei dipinti, su carta o tessuto, che specchiano un immaginario vivido in cui colori, simboli, elementi culturali e frutti della fantasia si mescolano riempiendo lo spazio della figurazione. Talvolta hanno accenni narrativi, talaltra sono semplici presenze evocative e turbanti ma, in ogni caso, sempre realizzate con una indubbia maestria tecnica, capacità di scorcio, proporzione ed equilibrio compositivo.
“Il nome del mio progetto di pittura è FLOW” spiega Florinda Cerrito, con sicuro riferimento all’esperienza ottimale, la condizione di appagamento e massima concentrazione studiata dallo psicologo ungherese Mihály Csíkszentmihályi. Flow è la condizione creativa dei suoi prorompenti dipinti e forse anche l’effetto sull’osservatore che ne viene catturato.
“Nasco come grafico e tecnico pubblicitario, ma la mia passione è stata sempre l’illustrazione. Mi sono diplomata all’Accademia di Belle Arti di Palermo specializzandomi poi a Milano in fotografia e grafica pubblicitaria. Dopo esperienze fra Palermo, Bologna e in Spagna a Barcellona, è arrivato finalmente l’insegnamento. Da quel momento ho deciso di abbandonare del tutto grafica e fotografia, dedicandomi solo all’illustrazione”.
“Intendo la mia pittura come Arte Creativa, fine a sé stessa, legata ad uno stile tendenzialmente grafico; il mio stile ha attraversato lunghi periodi con sperimentazioni e nuove idee, ma cinque anni fa con il progetto FLOW si impone definitivamente in forma matura, riuscendo a esprimere la parte inconscia e più profonda di me stessa, la parte più libera e a colori della mia esistenza. FLOW è nato da una camicia, dipinta a mano, pensata e realizzata per un destinatario, per essere indossata come un’opera d’Arte, frutto di un’interconnessione energetica dal generante flusso creativo, tra intenzionalità estetica, chi la indossa e il mondo esterno”.
“Successivamente è divenuta un progetto quando ho dato vita ad altre creazioni, altri dipinti da indossare, ma questa volta senza più un destinatario. Come una tela, ho cominciato a intrecciare una trama di immagini sempre più deliranti a tratti decorative, astratte e figurative. Contemporaneamente alla serie delle camicie ho creato i pannelli FLOW: cinque rotoli di carta, sempre dipinti a mano, con forme e colori, altrettanto esplosivi, metri quadri di pittura ininterrotta, intricante e potente”.
“Il progetto FLOW è anche Madri&Figli, una serie di tele di grandi dimensioni in cui ho voluto affrontare un tema a me caro, ispirandomi, per i soggetti, a fotografie di reportage o a persone a me vicine. Il risultato è una pittura dai tratti grafici, con rimandi Pop, in cui si amalgamano forme e figure dell’arte FLOW: esseri e forme immaginari, dettati dall’inconscio, che circondano le madri con i propri figli in un intreccio di energie, espresse anche attraverso i colori dirompenti”.
“FLOW Madri &Figli è un progetto nato in piena pandemia, che evidenzia la bellezza dei rapporti umani e del contatto fisico, che purtroppo ci è negato dall’emergenza sanitaria. Siamo tutti sia madri che figli, siamo tutti figli di un’unica madre, la terra: un legame atavico e potente, un legame che non dobbiamo dimenticare perché vi apparteniamo indissolubilmente”.
“FLOW è una sfida che mi mette continuamente a dura prova, in competizione con la complessità delle forme e dei personaggi, una sfida che si trasforma in una poesia di elementi e di colori, intrecciati come in una danza”.
Florinda Cerrito è anche la creatrice di un personaggio pungente e riflessivo: Zolletta, a cui presto EmmeReports dedicherà un’altra Piccola Galleria.
di Massimiliano Reggiani – EmmeReports