L’assessore regionale Marcello Asciutto è stato arrestato stamattina dalla Direzione Investigativa Antimafia.
Il funzionario della Regione Siciliana, di 58 anni, è ritenuto responsabile di corruzione per un atto contrario ai doveri d’ufficio.
Le indagini hanno evidenziato che l’assessore, in cambio di informazioni sullo stato delle pratiche amministrative, della predisposizione di provvedimenti autorizzativi e del rilascio di illegittimi pareri favorevoli sui progetti per la costruzione e l’esercizio degli impianti di biotemetano di Franconfonte, Calatafimi e Segesta, proposti dalla cordata Arata/Nicastri mediante la SOLGESTA S.R.L., avrebbe indebitamente ricevuto 30.000 euro di tangente.
La corresponsione del denaro sarebbe avvenuta per il tramite di Giacomo Cusarano, dipendente dell’Assessorato Regionale dell’Energia e dei Servizi Di Pubblica Utilità della Regione Siciliana.
Vito Nicastri, meglio noto come “Il signore del vento”, al quale la DIA aveva confiscato 1,3 miliardi di euro, era stato arrestato nel 2018 per avere, tra l’altro, finanziato la latitanza di Matteo Messina Denaro e condannato in primo grado, nel 2019 a 9 anni di reclusione per concorso esterno in associazione mafiosa.
Dopo l’arresto la DIA ha eseguito una perquisizione dell’abitazione dell’assessore Marcello Asciutto.
Di Redazione – EmmeReports